Il capolavoro del dottore

motociclismo
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Con una gara magistrale raggiunge il gradino più alto del podio dopo essere partito undicesimo. Secondo Casey Stoner, frenato dalle gomme e dal vento e terzo il campione del mondo Nicky Hayden per la prima volta sul podio in questa stagione.

Assen, ovvero l'accademia del motociclismo, ha ospitato oggi una di quelle imprese che solo i grandi campioni sanno fare. Partito undicesimo, Valentino Rossi ha condotto una gara tutta all'attacco, con un unico obiettivo: raggiungere e superare Stoner, scattato davanti a Vermeulen e pericolosamente in fuga.

Aiutato dalle Michelin – miracolate dal bel tempo dopo il disastro delle prove sul bagnato – Rossi imposta un ritmo impressionante, colleziona giri veloci e una serie interminabile di sorpassi giungendo, a metà gara, alle spalle di Stoner, che riesce, per un po',  a tenerlo a bada con decisione e freddezza.

Fino a quattro giri dalla fine quando Rossi capisce che l'australiano è in difficoltà: il forte vento olandese gli dà molto fastidio e le gomme non appaiono più così performanti. Rossi prova l'attacco che riesce alla perfezione e si ritrova in testa alla corsa. “Grande gara, oggi tutto è andato bene, commenterà alla fine Rossi. Certo, ero preoccupato partendo dall'undicesima posizione ma sapevo che in queste condizioni ero comunque veloce”.

Stoner cerca di reagire ma si rende subito conto che oggi Rossi è davvero incontenibile e l'intelligente pilota della preferisce accontentarsi del secondo posto, come spiegherà poi in conferenza stampa: “Ho potuto sbirciare la gara di Rossi dagli schermi lungo la pista e ho visto che si stava avvicinando. Io stavo tenendo la mia andatura migliore. Quando mi ha passato ero al massimo e lui, evidentemente, no”

Sul terzo gradino del podio sale Nicky Hayden autore, come Rossi, di una bellissima rimonta (era tredicesimo in griglia). Kentucky Kid parte benissimo e si presenta quarto alla prima curva. Conquista poi la terza posizione che difende con i denti – e il cuore – dall'attacco del proprio compagno di squadra Dani Pedrosa facendogli capire a muso duro che, nonostante tutto, il campione del mondo è ancora lui. Che Hayden potesse disputare una bella gara nel caso la pista fosse stata asciutta era apparso chiaro già durante le prove di giovedì e nel warm – up di stamattina nel corso dei quali sembrava aver trovato, per incanto, il tanto cercato feeling con la sua Honda. Il segreto è semplice e sta nell'aver ridotto l'ausilio dei sistemi elettronici per permettergli di guidare la moto come vuole lui. I risultati sono arrivati ed è bello veder tornare il sorriso sul volto del pilota americano dopo mesi di musi lunghi e frustrazioni: “E' stato davvero bello tornare davanti e raggiungere un buon risultato Oggi mi sono divertito. Sapevo che partendo tredicesimo dovevo lottare nei primi giorni per portarmi davanti. Un grazie alla mia squadra, al Team Repsol Honda e alle Michelin per non avermi abbandonato”.

Da segnalare l'incidente tra Randy De Punet – partito malissimo dalla terza posizione e risucchiato dal gruppo – e Chris Vermeulen abbattuto dal pilota francese al dodicesimo giro. Risultato: De Punet si ritira, Vermeulen arriverà solo sedicesimo. Una magra consolazione per chi partiva dalla pole position….

Se l'Italia che tifa Rossi è raggiante, quella che supporta Melandri e Capirossi è invece delusa: gara negativa per entrambi e tanti pensieri sulla via della Germania.

Melandri sembrava rinato grazie alla pioggia che ha tormentato le prove, tanto da partire dalla quarta posizione. Poi la gara, condizionata da seri problemi di chattering che lo hanno portato a chiudere in decima posizione, dietro anche a West alla sua seconda gara in .

Capirossi invece non arriva neppure, fermato al diciottesimo giro da un problema alla frizione.

In chiusura solo una veloce considerazione sulle gomme. Per tutto il week end le Bridgestone sono state nettamente superiori alle Michelin, che notoriamente “soffrono” il bagnato; basta guardare la griglia di partenza dove il dominio della casa giapponese è interrotto solo dalla sesta posizione di Edwards.

L'improvviso – e insperato – sole di sabato ha ribaltato la situazione a favore della casa francese che, alla fine, ha portato quattro moto nei primi sei posti, due delle quali sul podio. Segno che i test condotti in questi mesi stanno dando buoni frutti. E nel frattempo, Valentino Rossi e soci continueranno a fare la danza del sole!

Alessandra Rossi

Così al traguardo:

1° Valentino Rossi (Yamaha)

2° Casey Stoner (Ducati)

3° Nicky Hayden (Honda)

4° Daniel Pedrosa (Honda)

5° John Hopkins (Suzuki)

6° Colin Edwards (Yamaha)

7° Alex Barros (Ducati)

8° Alex Hofmann (Ducati)

9° Anthony West (Kawasaki)

10° Marco Melandri (Honda)

 

Fonti:

La Gazzetta dello Sport, 30 giugno / 2 luglio

Motosprint, numero 27

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