
Sono undici le vittime accertate del disastro ambientale con l’esondazione dei fiumi Misa e Nevola. Sono poche le speranze di trovare in vita altri due dispersi: Mattia, 8 anni, Brunella, 56 anni. Nel 2014 l’esondazione del Misa fece quattro morti. Negli anni precedenti ancora c’erano stati disastri ambientali e umani. Si indaga in due direzioni: le eventuali previsioni sbagliate e i mancati lavori che avrebbero potuto attenuare i danni. Non è solo una questione giudiziaria che dovrà fare il suo corso. Da anni ricerche report analisi di sc i ci dicono che affrontare la questione del riscaldamento globale è una priorità. Da anni colpevolmente dalla politica, agli ambienti industriali, alla finanza ma anche una parte di cittadini non ne fanno una questione centrale. Non si tratta solo di imparare ad adattarsi alle emergenze oramai normalità, non si tratta solo di adottare soluzioni che attenuino i danni sempre maggiori, tutte azioni che vanno intraprese e subito, ma si tratta di adottare sistemi di produzione e consumo che riducano subito il riscaldamento globale. Il futuro delle nuove generazioni dipende da cosa facciamo ora.
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