
Il Giro d’Italia del Centenario lo ha già vinto Dumoulin? Sembrerebbe di si. Siamo a 14 su 14 tappe del Giro d’Italia del Centenario ad uno straniero, il 65% circa dell’intera corsa.

Oggi sulla storica salita del Santuario di Oropa, l’olandese Tom Dumoulin ha dato una dimostrazione più che sufficiente del livello da lui raggiunto. È il dominatore del Giro, come si diceva una volta, anche se le situazioni attuali si sono dimostrate più fluide in termini di previsioni scontate.
Quintana, dopo uno scatto dei suoi, è stato raggiunto da Domoulin e Ilnur Zakarin, cedendo addirittura sul finale e arrivando quarto a 14″. Vincenzo Nibali, invece, è naufragato a 43″. In classifica generale è a 3’40”. Credo che solo un miracolo può riportarlo in vetta. Non sembra più avere la benzina di qualche anno fa.
Come in altre occasioni detto, sembra che si delinei una fase di grande crisi del ciclismo italiano. I grandi commentatori sportivi non parlano ancora di questo, forse nel timore di creare una psicosi.
Comunque è sintomatico che oggi, al Processo alla tappa, siano stati presentati alcuni giovanissimi ciclisti italiani, quasi come un augurio per una pronta ripresa.
Questo non basta. I responsabili del ciclismo italiano devono prendere atto della chiara situazione attuale, e mettere su un programma serio di ricostruzione strutturale vera e propria del ciclismo italiano in tutti i settori e specialità.
La salita del Santuario di Oropa ricorda soprattutto una grande impresa nel 1999 di Marco Pantani in maglia rosa, che al km. 8,70 ha subito il salto di catena e si è dovuto fermare, perdendo circa 40 secondi. Ha visto sfilare tutto il Gruppo. Poi quando ha risolto il problema (da solo), si è rimesso in sella, e, piano piano, ha raggiunto tutti quelli che erano scappati davanti, profittando dell’evento, ed ad uno ad uno, inesorabilmente, li ha superati, poi scattando in maniera irresistibile (alla sua), arrivando da solo al traguardo.
Tutte le fasi di questa memorabile vittoria sono ricordate con una serie di tabelle lungo la strada per Oropa (le palline celebrative della “via pedalis“, una per kilometro), che sono di monito e di ricordo per tutti gli amatori ciclisti che decidono di cimentarsi su questa salita difficile.
I primi kilometri dell’Oropa sono stati dedicati ai vincitori delle cinque occasioni di tappa di altrettanti Giri d’Italia precedenti : Vito Taccone nel 1963, Massimo Ghirotto nel 1993, Marco Pantani nel 1999, Marzio Bruseghin nel 2007, Enrico Battaglin nel 2014. Ed oggi, 19-05-2017, Tom Domoulin, con grande merito. Resta comunque prevalente il nome dell’Oropa come la “Montagna di Pantani”.
Le immagini della tappa-Pantani, posso essere riviste su YouTube “il capolavoro di Marco Pantani ad Oropa nel 1999“. Pantani uno scalatore che nessuno potrà mai dimenticare, e che il mondo ci invidierà per sempre.
Eustacchio Franco Antonucci
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