Il pianoforte di Federica Cerizza in “Casa”

Federica Cerizza

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Federica Cerizza, pianista classica e non solo, attratta si può dire da ogni forma di espressione musicale, ha elaborato un progetto – concretizzatosi poi nel suo cd di esordio – nel quale riesce a fondere con eleganza un suono per solo piano potremmo dire ibrido, che nasce dalla contaminazione fra stili, dalla classica ad un che si intuisce come forma espressiva irrinunciabile per la Cerizza.

Questo è il cd Casa, dove la solo apparente espressione dei propri sentimenti attraverso un linguaggio pianistico intimista, al limite del minimale, trovano invece la loro esaltazione come sentimenti universali e questo grazie ad un tipo di musica che non può non affascinare l'ascoltatore. Dietro ogni singolo brano si potrebbe intravedere un piccolo racconto, una storia che ha affascinato la pianista, ma essenzialmente si tratta di percorsi convergenti tutti verso la Casa, vista e vissuta sicuramente come luogo fisico nonché rifugio per sfuggire all'aggressione della quotidianità, ma anche e forse principalmente come uno spazio interiore sublimato dove ritrovare il proprio essere e una convivialità che sembra disgregarsi giorno dopo giorno. Insomma, la casa vista anche come luogo ideale e insostituibile per farsi rapire dalla magia della musica.

Federica Cerizza, CasaHo accennato prima alle piccole storie o sensazioni che hanno sollecitato la sensibilità dell'artista e il primo esempio lo troviamo nel brano d'apertura Voci di fiume, dove l'intrecciarsi di due corsi d'acqua – il Villoresi e il Malgora – con il loro scambio reciproco di “voci” e di energie, vengono descritti con emotiva partecipazione, con frasi quasi soffuse dove i bassi non sono mai ridondanti e anzi, quasi a completare quella cornice nella quale Federica Cerizza può esprimersi con tutta la sua fantasia e sensibilità musicale.

Certo, la musica protagonista di ogni forma comunicativa ma anche i ricordi muovono i sentimenti della pianista che ci regala con il secondo brano, La bambina nella bolla, frutto di una breve storia raccontatale da una bambina, un delicato gioco di specchi sulla trasparenza delle bolle di sapone, ma anche sulla loro fragilità così come può essere quella di una adolescente. Un uso di terzine veloci portano a sottolineare il vicendevole scambio di sensibilità fra le due bambine costrette ma protette da quel sottile velo di sapone.

Casa, il terzo brano del cd, concentra se vogliamo l'intera idea narrativa della musicista; la casa come luogo fisico e tangibile del benessere materiale ma anche un immenso spazio interiore dove poter cercare e ritrovare la propria umanità. Il pezzo si muove su atmosfere intimiste che scivolano con facilità su sonorità cupe che svaniscono sulle ali di arpeggi mai eccessivi, per invitarci a condividere una sorta di viaggio al limite del metafisico e ricongiungersi a quella casa vista ancora una volta come il luogo dove trovare o ritrovare la forza per una rinascita morale e interiore.

Pensieri, sensazioni, attrazioni, tutto filtrato ed espresso attraverso il linguaggio dell'improvvisazione musicale, perché la musica è la musica sembra ricordarci Federica Cerizza. E la forza in se  della musica non necessita di parole per essere spiegata e questo da forza all'autrice anche di narrarci l'attrazione magnetica che esercita la luna, in Dalla Terra alla Luna, in un percorso magico sottolineato da accordi in tonalità maggiore che ci “avvicinano” al pianeta, senza per questo abbandonare la presa salda dei piedi sulla Terra.

Percezioni, anzi «Sfumature», che danno il titolo al quinto brano, ci spingono in quel groviglio di pensieri e emotività con i quali proviamo ad interpretare la realtà ma, più che altro, tentiamo di darle un significato. Anche in questa composizione, la pianista si affida al potere magico delle note e i “crescendo” riescono a darci la sensazione plastica di questo trasporto.

L'ultimo brano da ascoltare, Impro, chiude il cerchio di questa raffinata esperienza pianistica per una prova di esordio che ha esaltato non solo la tecnica ma ha messo in luce quel bisogno di condivisione delle emozioni, che forse è l'unica possibilità che abbiamo per stare bene insieme agli altri. Credo che questa voglia sia avvertibile, quasi palpabile, nel lavoro presentato dalla Cerizza, e l'augurio è che in un futuro non molto distante possa offrirci altre emozioni e che questo possa avvenire, come mi sento suggerire, anche attraverso l'ausilio di altri strumentisti, magari attraverso un quartetto, forse la formazione più bilanciata anche per riproporre i brani di questo cd.

Stefano Ferrarese

 

genere piano solo, classica/jazz
Federica Cerizza
Casa
etichetta: Filibusta Records srl
data uscita: dicembre 2022
musicisti: Federica Cerizza (piano solo)
brani: 6
durata: 00:38:21
album: singolo

 

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