
La scia di sangue nella Cisgiordania occupata è continuata anche oggi 1 dicembre. Al Jazeera riporta che l'esercito israeliano durante un raid nel campo profughi di Jenin (Cisgiordania) ha ucciso due palestinesi
“dopo lo scoppio di pesanti scontri, hanno detto funzionari palestinesi, portando a otto il numero dei palestinesi uccisi nelle ultime 72 ore. L'agenzia di stampa palestinese WAFA ha riferito che gli uomini uccisi giovedì erano il 27enne Naeem Jamal al-Zubaidi e il 26enne Mohammed Ayman al-Saadi. Ferito anche un altro uomo. Il battaglione Jenin delle brigate al-Quds della Jihad islamica ha dichiarato all'agenzia Anadolu che gli uomini uccisi erano due dei suoi leader. […] L'esercito israeliano ha dichiarato di essere entrato a Yabad per arrestare Abd Al-Ghani Harzallah, «sospettato di attività terroristica». L'esercito ha aggiunto di aver aperto il fuoco dopo che “«sospetti armati hanno sparato contro i soldati e ordigni esplosivi sono stati lanciati nell'area»” [1].
Il numero delle uccisioni sono le più alte da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a registrare vittime nel 2005. Secondo il ministero della Salute palestinese, dall'inizio del 2022 in Cisgiordania, l'esercito e i coloni israeliani hanno ucciso 158 palestinesi, tra cui almeno 30 bambini. Questo senza contare le morti nella Striscia di Gaza.
Secondo i dati dell'esercito israeliano sono 31 le persone uccise sotto il fuoco di attacchi palestinesi.
Non si tratta solo di uccisioni ma anche di continue devastazioni da parte dell'esercito di Tel Aviv. Lo scorso 23 novembre è stata demolita una scuola elementare, maschile e femminile,
“ad Asafat al-Fawqa, uno dei villaggi che compongono l'area di Masafer Yatta [sud della Cisgiordania occupata, ndr], i cui residenti palestinesi sono stati a lungo minacciati di sfratto e ordini di demolizione da parte delle autorità israeliane. Il filmato girato dall'attivista israeliano Itai Feitelson prima della demolizione mostra insegnanti che aiutano giovani studenti palestinesi a uscire dalla finestra di un'aula, con le forze israeliane in piedi fuori. […]. Una foto pubblicata in seguito dal gruppo per i diritti israeliani B'Tselem mostrava un mucchio di detriti dove un tempo sorgeva la scuola” [2].
E poi ci sono da registrare le continue sopraffazioni e violenze da parte dei coloni israeliani.
“Dal 2020 a oggi si sono verificati 306 episodi di violenza che hanno coinvolto le proprietà palestinesi, 290 casi di danni a beni agricoli e 226 casi di assalti fisici, stando a quanto riferito da B'Tselem, centro d'informazione israeliano per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati” [3].
È dal 1967 che Israele ha iniziato l'occupazione militare territori di Gerusalemme Est della Cisgiordania e di Gaza. Le cose potrebbero peggiorare nelle prossime settimane – visti anche gli attentati a Gerusalemme Ovest con l'insediamento del nuovo governo di estrema destra con a capo Benyamin Netanyahu e “stando ai media israeliani i comandi militari hanno avvertito Netanyahu che la situazione potrebbe precipitare in una terza Intifada palestinese se ci saranno provocazioni da parte dei suoi ministri ultranazionalisti” [4].
Le relazioni con l'Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen che le forze che sostengono Netanyahu accusano di fomentare il terrorismo
“chiedono di usare maniere forti sia verso i palestinesi, sia verso gli israeliani progressisti che si identificano con la loro causa. Ma ex responsabili della sicurezza israeliana avvertono che il governo compirebbe un grave errore strategico se rinunciasse alla cooperazione di sicurezza con Abu Mazen” [5].
Intanto la comunità internazionale continua a voltarsi dall'altra parte.
Pasquale Esposito
[1] Two Palestinians killed by Israel in Jenin refugee camp raid, 1 dicembre 2022
[2] Palestine: Children flee as Israeli forces demolish West Bank elementary school, 23 novembre 2022
[3] Irene Masala, Palestina e Israele in una spirale di violenza senza fine, 29 Novembre 2022
[4] Michele Giorgio, In un giorno uccisi quattro palestinesi. Per Israele è legittima difesa, 30 novembre 2022
[5] Alessandro Di Bussolo, Ancora violenza in Cisgiordania, cinque palestinesi uccisi in diversi scontri, 30 novembre 2022
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