
In attesa di vedere se la Ministra svizzera di Giustizia e Polizia, Simonetta Sommaruga metta in atto il piano anti corruzione che obbligherebbe le aziende elvetiche a rendere noti i versamenti superiori a 100.000 dollari effettuati ad imprese pubbliche e Governi esteri, e in attesa che gli svizzeri votino per il referendum “Multinazionali responsabili” per bloccare le violazioni dei diritti umani e ai danni all'ambiente, perpetrati dalle multinazionali domiciliate in Svizzera, leggiamo e rimaniamo sconcertati, non tanto per il contenuto al quale siamo abituati da multinazionali senza scrupoli, ma per la protervia con la quale il presidente del gruppo svizzero-olandese Gérard Delsad, 152 miliardi di fatturato e prima azienda al mondo per commercio di petrolio, si è rivolto alla Ministra di fatto facendole capire che il suo gruppo non ha problemi a lasciare la Svizzera.
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