
I fuochi dell’Australia, non quelli d’artificio di fine anno di Sidney, quelli delle foreste che bruciano, sono uno dei simboli peggiori del 2019. Ne avevamo visti altri in Amazzonia che è sempre più sotto scacco delle politiche devastatrici di Bolsonaro. Le immagini che arrivano dall’Australia sono apocalittiche. A Sydney la cappa di fumo proveniente dagli incendi ha oscurato il sole per diversi giorni questa estate.
Per anni l’Australia e gli australiani, convinti da parte dell’informazione, non hanno capito la gravità degli effetti del riscaldamento globale. Le aziende e molti politici non hanno voluto cambiare rotta. Del resto il fallimento di COP25 ci dice quanta questa stupidità e cupidigia nel perseguire il profitto, il consumo insensato appartenga a molti. La scorsa primavera il conservatore e primo ministro Scott Morrison vinceva a sorpresa le elezioni anche perché, come argomentano molti nel mondo, sostenne che le leggi contro le aziende inquinati farebbero perdere lavoro. Un’altra falsità.
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