
Il Parlamento di Israele, la Knesset ha votato la fiducia al nuovo governo al quarantanovenne ultranazionalista ortodosso e milionario high-tech, Naftali Bennett mettendo fine ai 12 anni di governo di Benjamin Netanyahu. La composita maggioranza che lo sostiene è stata di 60 a 59 sui 120 seggi della Knesset dove il Likud, il partito dell'ex-premier, ha protestato con veemenza. In effetti si è trovato un accordo contro Benjamin Netanyahu se si pensi che molte opinioni tra quest'ultimo e Naftali Bennett sono comuni. Nessun cambio sconvolgente avverrà né in politica interna né tantomeno in quella estera, questione palestinese inclusa. Nell'ambito dell'accordo di coalizione, Bennett sarà sostituito come primo ministro nel 2023 dal centrista Yair Lapid, popolare ex conduttore televisivo.
Bennett pur ringraziando Biden per gli sforzi diplomatici con l'Iran ha chiarito che si opporrà in ogni maniera alla produzione dell'atomica. Ha messo in guardia anche Hamas, unico accenno ai palestinesi. Intanto la prima prova sarà domani con la Marcia delle bandiere che celebra la conquista di Israele di Gerusalemme Est durante la Guerra dei Sei giorni nel 1967.
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