Italbasket verso i mondiali di Cina 2019

Qualificazioni mondiali Cina

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È noto come nello sport spesso la casualità, le necessità o altre ragioni che dir si voglia, indirizzino le scelte verso un atleta piuttosto che il predestinato di turno. Ve ne sono innumerevoli esempi, quelli più noti ovviamente nel calcio, anche nelle competizioni più importanti come possono essere i Campionati del Mondo oppure le Olimpiadi. Potrà sembrare strano, ma un infortunio, una indisposizione, una squalifica oppure una semplice censura comportamentale stabilita dal coach (ma anche a volte pratiche non ortodosse), possono indirizzare la scelta verso un giocatore che altrimenti avrebbe avuto un ruolo subalterno e che invece ha così l'occasione della vita per mettersi in luce e guadagnarsi un posto nella storia sportiva.

In queste qualificazioni per i 2019 in Cina, il ruolo di discriminante l'hanno avute le vicende di non collaborazione tra Fiba ed Eurolega sulla scelta delle date per le gare e, nel caso della nostra nazionale maggiore, la decisione dei nostri NBA, Belinelli e Gallinari, di non giocarle e di Datome, Hacket e Melli di non potervi partecipare. Anche su queste mancate risposte nel mettersi a disposizione della Nazionale, gli atleti vanno compresi. Raggiunto un livello da star a forza di sacrifici non di poco conto che li ha privati di riposo e svago come qualsiasi ragazzo, di qualche settimana di ferie per più estati come qualsiasi lavoratore, la delusione per i mancati risultati che non sono arrivati può indurre a decisioni di questo tipo.

Da questo quadro risulta che stiamo giocando le qualificazioni per partecipare ai prossimi mondiali in Cina, dai quali manchiamo dal 2006 e che grazie a loro sono proprio vicine, con un gruppo che si dice molto affiatato, anche se bollato come operaio che vuol solo dire mancante delle stelle di oggi ma forse non di quelle di domani. È un gruppo ben gestito, al solito, dal metodo Sacchetti il quale, meritevolmente, pare sia riuscito a recuperare anche un Alessandro Gentile che ha risolto non solo i problemi alla sua mano.

Se ieri a Danzica non avessimo subito la fisicità dei polacchi, probabilmente il pass sarebbe già stato staccato appena qualche giorno dopo essere riusciti a Brescia a battere la Lituania. Vittoria anche questa che mancava da tempo immemorabile, dal 2004 , 14 anni, e che ci aveva dato qualche illusione in più per guadagnare la qualificazione fin da ieri se avessimo sfruttato il primo dei tre match ball che la vittoria di Brescia ci concedeva. Dovremo invece attendere, sperando che arrivi almeno il prossimo 22 febbraio, non più a Livorno dove inizialmente era stata programmata, a causa dell'indisponibilità del palazzetto promesso al concerto di Emma ( !?!?), e probabilmente di nuovo a Brescia visto che ha portato bene con la Lituania. Tenteremo allora di battere l'Ungheria nella gara di ritorno ( 63-69 per all'andata) se non si vorrà poi provare di nuovo, il 25 successivo, di andare ad ottenere il pass di qualificazione direttamente in Lituania.

Purtroppo con la Polonia non vi è mai stata partita. L'aggressività degli avversari è stata subito patita dai ragazzi di Sacchetti che hanno anche sfiorato di subire una differenza punti ingenerosa che avrebbe potuto sovvertire il tranquillizzante distacco di 19 punti ottenuto nella gara di andata. Che i polacchi fossero sul loro parquet con piglio deciso lo si capisce subito e per gli azzurri solo una timida reazione al rientro dopo la sosta lunga ( 52-41) che li porta sul -6 impressiona gli avversari . Appena però il loro slancio si esaurisce nella intensità necessaria, la Polonia riprende il suo gioco e sfiora anche la possibilità di recuperare la differenza nel punteggio con la gara di andata.

Meo Sacchetti ed i suoi, dovranno attendere Febbraio, e noi con loro per sapere se si invertirà il trend di mancanza della nazionale maggiore dalle competizioni che contano. Sarà ancora più curioso, se ci si arriverà, sapere con chi lo giocheremo. Se la legge dello sport che vuole siano schierati i più talentuosi atleti stravolgerà l'attuale gruppo che mostra omogeneità e che sta sudando per la partecipazione, oppure, dopo le rinunce fatte pervenire, le cosiddette star non siederanno a consumare il banchetto preparato da altri.
Per questo però dovremo aspettare la prossima estate fiduciosi che Meo Sacchetti ha tutto per prendere le decisioni giuste.

Emidio Maria Di Loreto

POLONIA-ITALIA 94-78
(31-18, 52-41, 73-65)
Polonia: Slaughter 10, Waczynski 14, Ponitka 18, Cel 1, Lampe 22; Gruszecki 3, Hrycaniuk 2, Kolenda ne, Koszarek 9, Nowakowski ne, Sokolowski 15, Sulima ne. All. Taylor.
Italia: Vitali 2, Aradori 13, Tonut 6, Polonara 0 , Burns 10; Abass 13, Biligha 4, B. Sacchetti 6, Cinciarini 6, Filloy 9, Gentile 10, Fontecchio ne. All. M. Sacchetti.

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