
Anno nuovo, vita nuova. O meglio, moto nuova. Ecco il desidero che la maggior parte dei piloti della MotoGp ha espresso subito dopo la conclusione del Gran Premio di Valencia lo scorso 4 novembre.
Desiderio che, per molti di loro, si è già avverato, sebbene manchi ancora poco più di un mese alla fine del 2007.
I test di inizio novembre a Valencia e quelli di Sepang a metà mese hanno infatti già svelato molte delle novità che caratterizzeranno il campionato 2008, fornendo spunti interessanti sui quali riflettere durante le vacanze di Natale.
Alcuni esempi? La nuova Honda ufficiale che a detta dell'ex campione del mondo Nicky Hayden non è niente male – e che invece il capriccioso Pedrosa ha snobbato, saltando addirittura i test in Malesia – le ottime performance delle Michelin a cui fanno da contraltare quelle non brillantissime delle Bridgestone, l'ottimo debutto dei “ragazzi” provenienti dalla classe 250 con un Andrea Dovizioso in gran spolvero, capace di stare davanti al due volte campione del mondo Jorge Lorenzo, le difficoltà di adattamento alla Yamaha dimostrata dal campione del mondo della Superbike James Toseland e l'entusiamo dell'eterno ragazzino Loris Capirossi sulla Suzuki .
Tuttavia sarebbe sbagliato pensare che la tre giorni di test al via oggi sulla pista spagnola di Jerez rappresenti un'appendice priva di stimoli.
Innanzitutto vedremo il ritorno in sella di Valentino Rossi, guarito dalla frattura alla mano destra patita a Valencia e finalmente libero dalle catene che lo legavano alla Michelin. Il pilota di Tavullia troverà le tanto sognate Bridgestone al posto delle bistrattate Michelin e sarà davvero interessante vedere come si comporterà la M1 con le gomme nuove. Come interessante sarà osservare la relazione con il nuovo compagno di squadra, l'aggressivo Jorge Lorenzo che non ha mai nascosto come Rossi rappresenti uno dei suoi idoli. Una vita da separati in casa – visto che lo spagnolo utilizzerà le coperture francesi – che sicuramente non renderà semplice la gestione dei box.
Parlando di spagnoli aggressivi arriviamo al “piccolo” Daniel Pedrosa che dopo aver provato la nuova Honda RC212V a Valencia ha deciso di disertare i testi in Malesia perché la moto non gli garbava, anzi che quasi quasi preferiva la versione 2007, quella con la quale ha dominato la Ducati nell'ultimo Grand Premio della stagione. Una posizione pericolosa, quella di Pedrosa, che sembra aver iniziato l'ennesimo braccio di ferro con la Honda e che ha lasciato in mano a Hayden lo sviluppo della moto per il 2008, occasione che l'americano non si è certo lasciato sfuggire. Sebbene Hayden abbia realizzato il miglior tempo del terzo giorno di prove con la moto 2007 e le gomme da tempo, l'impressione generale sulla moto è positiva. Il mezzo è più grande del precedente, il telaio è migliore e la moto si guida meglio. D'altra parte i giapponesi non stanno badando a spese per sviluppare una moto capace di battere la Ducati.
E proprio la casa di Borgo Panigale rappresenterà la sorpresa di questi test. Marco Melandri e Casey Stoner monteranno infatti per la prima volta sulla Desmosedici GP8 che, sebbene dal punto di vista visivo sembrerà identica a quella che ha conquistato il campionato del mondo, è invece evoluta nel motore, nella ciclistica e nella gestione dell'elettronica [1]. Già a fine campionato Stoner aveva lanciato un grido d'allarme, dicendo che la Ducati aveva perso gran parte del vantaggio nei confronti dei concorrenti e i tempi della prima giornata di prove oggi potranno fornire indicazioni utili.
Infine, sarà interessante rivedere all'opera Alex De Angelis, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo i quali, sebbene con “gradi” diversi, hanno dimostrato subito feeling con le moto mentre attendiamo ancora l'acuto di James Toseland, rimasto nelle retrovie a Sepang senza suscitare alcuna particolare emozione.
Alessandra Rossi
[1] motosprint, numero 2 novembre 2007
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