Kerouac, Ortiche

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Sono tutte ballate, le nove tracce di (quelle che «avremo sulle nostre tombe», ma partire dall'ultima significa intercettare la costruzione musicale di questo disco con il quale ha esordito il ventunenne veneto alias .
Capolinea su un tappeto di un treno regionale in movimento una chitarra acustica accompagna il racconto di una relazione che avrebbe dovuto prendere una strada diversa.
Tu che sorridi, se balli col vento in estate, la voce che trema, la tua fragilità
Tu che mi guardi un po' storta, le braccia incrociate, io capisco che hai solo voglia di andare via da qua
Lontana da questa città
La chitarra acustica e la sua voce sono le strutture di base su cui sono stati forgiati tutti i brani usando disparate trame elettroniche per farne un album dalle tonalità urbane a cui, però, sembra mancare un drumming di sostanza.
Ha raccolto per quattro anni gli appunti per scrivere le canzoni che tristemente narrano esistenze personali quasi mai abbandonate a se stesse perché connesse ad uno scenario spesso doloroso. Le liriche colgono sicuramente anche il sentire diffuso delle nuove generazioni.
E cosi Metropoli, con il pianoforte iniziale che introduce un incedere da hip-hop/rap fino ai cori su fluttuazioni melodiche e ritorni, apre ai temi universali dando un valore politico al brano
Dove nasconderemo queste canzoni, quando verranno a prenderci le sirene della polizia
Dove dipingeremo queste illusioni quando gli eserciti marceranno sulla nostra via

Ancor più Graffiti in cui la musica che si fa più cupa, con grigi coloriture industriali e la sua voce, a tratti distorta, urla una sofferenza luttuosa
la pace è una visione
noi nemmeno lo ricordiamo più con le divise strappate
le nuvole nere sono il fumo di tutte le case bruciate

Kerouac – foto Matteo Franceschi grafica Thomas Iuliano

Tutti i brani sono stati scritti da Giovanni Zampieri fatta eccezione per Maredentro che è stata scritta insieme a Andrea Gallo anche produttore del disco.

Una bella e coraggiosa personalità a vent'anni. Del resto ha dichiarato in un'intervista che «l'arte, in tutte le sue forme, sia un atto politico […] ogni oggetto frutto della creatività abbia in sé un elemento di consapevolezza».
Non vi curate di noi e ascoltate.
Ciro Ardiglione

genere: cantautorato
Kerouac
Ortiche
etichetta: Granita Records
data di uscita:
brani: 9
durata: 00:38:28
album: singolo

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