La Casa di Carta 4, il fascino della sfida al sistema

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Il 3 aprile 2020 Netfix ha rilasciato la quarta parte della e fenomeno planetario La Casa di Carta, in originale “La casa de papel”.

La serie tv spagnola ha esordito nel 2017 e dopo un discreto successo a livello locale ha visto un progressivo dimezzamento del gradimento con la messa in onda della seconda parte cosa che ne avrebbe decretato la fine se Netfix non fosse intervenuta acquistandola ed inserendola nel suo palinsesto internazionale.

Dalla sera alla mattina gli interpreti del gruppo di rapinatori della zecca di stato spagnolo hanno visto accrescere la propria popolarità in termini di numero di followers su tutti i social e Il professore (Álvaro Morte), Nairobi (Alba Flores), Tokio (Úrsula Corberó), Berlino (Pedro Alonso), Rio (), Denver (Jaime Lorente) e compagni sono diventati con le loro tute rosse e le maschere di Dalì i beniamini di milioni di spettatori in tutto il mondo.

Quello che suscita simpatia in tanti è la sfida al sistema che il gruppo di rapinatori rappresenta, un sistema di governo, quello spagnolo che con il susseguirsi delle puntate viene rappresentato sempre più come intriso di sordidi, inconfessabili segreti.
Persone comuni o ai margini della società possono rispecchiarsi nelle storie dei componenti della banda: abbiamo l'uomo rimasto solo con un figlio da crescere, la sbandata irresponsabile, il nerd che si innamora perdutamente della donna più grande di lui, l'omosessuale non ricambiato nel suo amore.

Il contrapporsi al sistema puntando ai simboli del capitalismo: la zecca di stato e la riserva aurea della banca di Spagna ha fatto si che in tanti Paesi nei quali è stata trasmessa “La Casa de Papel” la sua iconografia sia stata presa a prestito ed utilizzata per la lotta per i diritti civili in Iraq, Libano e Cile, dalle femministe, ma anche dai gruppi di lotta per la difesa dell'ambiente.

Rodrigo De la Serna, Itziar Ituño, Alba Flores, Darko Peric e Jaime Lorente. Episodio “La boda de Berlín”. La Casa di Carta (2020)

L'inno della serie tv non a caso è “Bella ciao” e richiama alla resistenza nei confronti del sistema nei momenti topici della rapina, i rapinatori tanto somigliano come spirito di gruppo e coraggio ai nostri partigiani.

La caratterizzazione dei personaggi fa che si crei empatia con il pubblico sin dalla costituzione della banda, sono tutte persone ricche emotivamente che esprimono nello svolgersi delle puntate nei rapporti sentimentali passione e romanticismo.

La trama delle rapine tiene lo spettatore con il fiato sospeso, orientata ad essere ricca di imprevisti, ma anche attenta a mantenersi realista; le tecniche per violare i caveau utilizzano metodi per i quali la produzione si è avvalsa della consulenza di ingegneri navali e specialisti della fusione dell'oro.

Durante le intere riprese non sono mancati gli imprevisti legati alle bizzarrie metereologiche per le scene girate “en plein air”.
Nel passaggio dalla parte due alla parte tre si tocca con mano che la produzione locale si è trasformata in una senza limiti di mezzi economici.

Nell'ultima parte se un'obiezione vogliamo farla questa va invece in direzione di una sceneggiatura che vira un po' troppo nel genere guerresco alla Rambo tra combattimenti al cardiopalma con ferimenti e conseguenti interventi chirurgici eseguiti dai compagni con suggerimenti da parte di un chirurgo sito dall'altra parte del mondo, il tutto risulta alla fine “too much” per dirla in gergo e poco credibile dal punto di vista medico scientifico.
L'eccesso si rischia di frequente quando una serie diventa di successo e trovare il modo di proseguire la storia per le leggi del business fa che debba essere ogni volta alzato il livello di tensione nello spettatore fino a diventare talvolta inverosimile.

Tutti i fan di “La casa de papel” attendono fiduciosi che la quinta parte venga realizzata presto e che si torni alla matrice della storia originaria dove grande protagonista è l'intelligenza umana che riesce a sovvertire l'ordine costituito grazie al pensiero creativo piuttosto che ai costosi effetti speciali.
Adelaide Cacace

La casa de papel
Paese-  Spagna 2017
Stagioni 4
Episodi 38
Durata 41-57 minuti ad episodio

Ideatore Álex Pina
Interpreti e personaggi
Úrsula Corberó: Silene Oliveira / Tokyo
Itziar Ituño: Raquel Murillo / Lisbona
Álvaro Morte: Sergio Marquina / Salvador Martín / Il Professore
Paco Tous: Agustín Ramos / Mosca
Pedro Alonso: Andrés de Fonollosa / Berlino
Alba Flores: Ágata Jiménez / Nairobi
Miguel Herrán: Aníbal Cortés / Río
Jaime Lorente: Daniel Ramos / Denver
Esther Acebo: Mónica Gaztambide / Stoccolma
Enrique Arce: Arturo Román
María Pedraza: Alison Parker
Darko Peric: Yashin Dasáyev / Mirko Dragic / Helsinki
Kiti Mánver: Mariví Fuentes
Roberto García Ruiz: Dimitri Mostovói / Radko Dragic / Oslo
Hovik Keuchkerian: Bogotà
Rodrigo de la Serna: Martín Berrote / Palermo
Najwa Nimri: Alicia Sierra

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