
Carlo Bonomi continua a tener alta la tensione con lavoratori e Governo. Prepara il terreno all'incontro del 7 settembre con i sindacati. Lo si capisce dalla lettera riservata e inviata a tutti presidenti del sistema di rappresentanza degli industriali e che Ansa ha avuto modo di leggere. C'è la richiesta di unità agli industriali, evidentemente per rispondere in massa alle richieste dei lavoratori. Bonomi Scrive di voler firmare i contratti ma li vuole rivoluzionati «rispetto al vecchio scambio di inizio Novecento tra salari e orari». A parte quello scaduto da molti anni della sanità privata non mi sembra ci siano in essere contratti di inizio Novecento. E come se la miriadi di tipologie di contratti che hanno consentito il precariato diffuso, la perdita di diritti, vantaggi statali alle aziende non fosse esistita. Afferma poi che «più si protrae nel tempo il binomio “cig per tutti-no licenziamenti” più gli effetti di questo congelamento del lavoro potrebbero essere pesanti, in termini sociali e per le imprese», lasciando presagire «procedure concorsuali» in massa, e cioè fallimenti.
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