La Kawasaki saluta il motomondiale

motociclismo

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Dopo settimane di rumors è arrivata oggi la conferma del ritiro del team ufficiale, una decisione dettata dalla crisi economica internazionale. Ezpeleta, CEO della Dorna: “cooperiamo per mettere in pista un team privato”. “Posso solo sperare di svegliarmi il 1° gennaio e di scoprire che è tutto un brutto sogno”  [1]. Questo era stato il malinconico commento di alla fine del 2008, all'indomani delle prime indiscrezioni sull'ipotesi che la – peraltro regolarmente iscritta al 2009 – potesse fare marcia indietro.

Immaginiamo quindi quanto sia stato brusco il risveglio di Melandri – e quello di Hopkins – stamattina quando Kawasaki Heavy Industries ha messo la parola fine ai rumors ufficializzando il ritiro dalla classe regina del Motomondiale.

“L'effetto della crisi economica in corso è stato determinante” ha spiegato l'azienda attraverso uno scarno ma essenziale comunicato stampa “e nonostante gli sforzi dell'azienda per affrontare rapidamente i profondi cambiamenti in atto, prevediamo che i tempi per la ripresa saranno lunghi. Per questo abbiamo ritenuto opportuno riorganizzare al meglio le risorse del gruppo lasciando dal 2009 le corse del campionato MotoGp”. [2]

A queste ragioni si aggiunge l'insoddisfazione per gli scarsi risultati ottenuti; basti pensare che dal 2003, anno del debutto in MotoGp, la casa di Akashi ha raccolto solo tre podi, l'ultimo dei quali nel 2007. E i risultati dei test invernali effettuati in Australia a novembre hanno confermato come la strada da percorrere verso il traguardo della competitività fosse ancora lunga e impegnativa e come la pazienza dei vertici in Giappone si fosse esaurita.

“Il prossimo anno dovremo fare molto meglio – commentava durante i test , Team Manager Kawasaki – Abbiamo addosso una grande pressione. Io ho addosso una enorme pressione e forse la prossima sarà l'ultima chance per il mio lavoro. Ci è stato detto che dobbiamo avere dei risultati. Il messaggio viene dal capo di Kawasaki Heavy Industries, Tamba”[3]

Tornando all'annuncio di oggi, la decisione di Kawasaki pone la Dorna Sports in una situazione non facile, visto che il regolamento della MotoGp prevede un numero minino di moto in griglia, diciotto, che mancando le due “verdone” non sarebbe raggiunto.

Tuttavia esprime ottimismo, annunciando che è allo studio, proprio insieme a Kawasaki, un progetto per permettere ai giapponesi di partecipare comunque al campionato mondiale 2009 attraverso un team privato.

Diverse sono le voci che si rincorrono. Tra le più accreditate quella che vedrebbe scendere in campo il team di Aspar Martinez che potrebbe prendersi carico anche di Melandri e Hopkins, rimasti oggi formalmente a piedi. E se per il pilota americano la ricollocazione potrebbe essere più semplice – grazie alla forza del munifico sponsor che lo supporta – per Melandri  il futuro potrebbe essere più problematico, visto le poco brillanti stagioni dalle quali è reduce.
Alessandra Rossi

[1] www.gazzetta.it, 30 dicembre 2008
[2] www.khi.co.jp
[3] Motosprint, numero 49 (28/12/2008)

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