
Il ragionamento sul semipresidenzialismo «de facto» di cui ha parlato il ministro Giancarlo Giorgetti a Bruno Vespa per il suo annuale libro non va preso sotto gamba. E nemmeno fatto passare come un gioco delle parti o solo una lotta di potere all'interno della Lega. Un confronto scontro tra chi come Salvini è sempre pronto ad osannare il Bolsonaro di turno e a non dare troppo margine di manovra a Fratelli d'Italia e alla Meloni e chi come Giorgetti è attento alle esigenze dell'ala moderata, pro aziende ed europeista, ora che arrivano valanghe di euro.
Giorgetti e tutti quelli, anche in una parte della sinistra in Parlamento, favorevoli da decenni al presidenzialismo e che hanno provato in varie occasioni e con diversi strumenti a farlo passare, devono sapere che la nostra è una Repubblica parlamentare e quindi la nostra Costituzione non prevede nessun semipresidenzialismo de facto. Né possiamo immaginare – come detto dallo stesso Giorgetti – di spostare da Palazzo Chigi al Quirinale Mario Draghi dandogli licenza di governo de facto da Presidente della Repubblica.
-----------------------------
-----------------------------
Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie