
La morte di Alberto Mieli ci riporta al nostro dovere di lavorare per la memoria della Shoah.
Mieli si è spento a novantatré anni dopo una vita piena di pagine drammatiche. Sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, Alberto Mieli, con la sua voce, il suo coraggio e la sua umana simpatia, ha rappresentato l'occasione di un incontro fondamentale per decine di giovani che ne hanno ascoltato il racconto. Senza mai spingere all'odio, Mieli ha narrato le sue esperienze e il suo dolore.
I testimoni diretti della Shoah sono pochi e sempre più avanti negli anni; questa condizione fa crescere la nostra responsabilità di serbare la memoria di quelli che ci hanno donato la memoria.
Un compito importante per una generazione che, almeno in questa parte del continente europeo, ha avuto la fortuna e il lusso di vivere in un'epoca di pace.
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