
Una pagella scolastica. È questo il testamento di un giovane ragazzo 14 anni del Mali, morto nel Mediterraneo nel tragico naufragio del 18 aprile 2015 e raccontato nel libro di Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo. Aveva una pagella con sé durante il viaggio: ha cercato di proteggerla il più possibile. Forse, aspettava di farla vedere in Italia, speranzoso di mostrare le sue “buone intenzioni”, come se ce ne fosse bisogno. Davvero per essere accolti serve una pagella scolastica ricca di buoni voti, un certificato di buona condotta da esibire come attestato di garanzia? Non basta il delirio dell’attraversata, il volto scavato dalla fatica, la fuga da terre povere di futuro, la confusione che accompagna ogni passo in terra straniera? Il povero ragazzo maliano, probabilmente, tutti questi interrogativi non se li è neanche posti. Al suo posto, dovremmo farlo noi.
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