
Forse la vittoria alle elezioni presidenziali per la Slovacchia di Zuzana Čaputová è la migliore risposta e il miglior ricordo di Jan Kuciak giornalista slovacco ucciso il 21 febbraio 2018 perché indagava sulla corruzione della politica nel paese. La lotta alla corruzione, una vera piaga in Slovacchia, e la lotta per l'ambiente sono stati il cardine della campagna elettorale dell'avvocatessa Čaputová che ha vinto con oltre il 58% dei voti contro il suo avversario al ballottaggio, Maroš Šefčovič, commissario europeo per l'energia. L'affabile ma determinata quarantacinquenne, uno dei fondatori, nel 2017, del partito “Slovacchia Progressista” è la prima donna alla guida della Repubblica. La sua vittoria è considerata una sconfitta del populismo, ma è anche una speranza per le donne e per il futuro in Europa. Mentre in Italia scorrono i titoli di coda sul reazionario e machista congresso sulla famiglia.
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