
La questione dei bonus a pioggia, voluti dalla maggioranza giallo-rossa e votati con la fiducia, adesso diventa un’altra stupida arma per sostenere il taglio dei parlamentari. Ancora una volta si ragiona di pancia e non di testa facendo leva sulla pluridecennale astiosità contro i politici e la politica partita con l’arrivo di Berlusconi e proseguita fino ai giorni con particolare attenzione dei grillini.
Non c’entra nulla il taglio dei parlamentari e le istituzioni democratiche ma di leggi ancora una volta sbagliate che non discriminano e che spesso favoriscono categorie di reddito elevati (parlamentari inclusi) ed in questo caso hanno favorito anche chi non è stato toccato dal lockdown.
Quindi non si tagliano i parlamentari ma i bonus e le detrazioni fiscali per i ricchi e poi bisogna ritornare ad una forte progressività delle imposte per le necessità dei servizi pubblici dalla sanità all’istruzione alla ricerca.
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