
La Vita in un attimo, Life itself, presentato con successo al Toronto International Film Festival e al Festival di Londra, è una storia d'amore che attraversa generazioni e continenti, una celebrazione totale della vita, delle sofferenze e delle gioie che ci riserva.
New York, Will è un trentenne che vaga disperato per Manhattan; abbandonato mesi prima dall'amata moglie Abby, non riesce a riprendere in mano la propria vita. Confuso e spaesato, segue un percorso di psicanalisi in cui ripercorre la loro storia, l'incontro, gli anni del college, l'amore, il matrimonio, la vita in famiglia fino all'inattesa separazione: ma è veramente andata così o forse no?
I due protagonisti Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde) vengono presentati dalla voce fuoricampo di Samuel L. Jackson, il “narratore inaffidabile“, come inaffidabile è la vita stessa, che ci costringe a repentini cambiamenti di rotta.
Quanto possiamo essere soli e fragili e quanto possiamo essere forti nelle alleanze in amore e in amicizia, capaci di attingere a risorse speciali, ai nostri talenti profondi per emergere e sostenerci, aiutarci a sopravvivere, andare avanti, fino a riuscire a svoltare, superare i momenti difficili e le esperienze traumatiche disseminate in una vita. Le storie a volte si ripetono sino a sembrare incredibili per questo, una felicità sfiorata, l'impreparazione alla vita e al dolore, il rinnovo del lutto prematuro che dopo Abby colpirà anche la piccola Dylan…
La vita in un attimo è un film intenso, all'inizio sorprendente, spiazzante: vira nel racconto di un amore che sembra impossibile e poi si sviluppa, sboccia e sembra nuovamente spezzarsi, per sempre. Una storia ricca di incroci temporali e deviazioni inaspettate, che rinnovano il messaggio che solo l'amore e la fiducia in esso possono aiutarci a superare le difficoltà che si presentano nel corso della vita, per rialzarci e continuare a combattere.
In fondo un invito alla resilienza, che come sappiamo nella tecnologia dei materiali è la resistenza alla rottura per sollecitazione dinamica con prove d'urto e in psicologia la capacità di reagire di fronte ai traumi ed alle difficoltà, in entrambi i casi l'inverso della fragilità.
Un film per inguaribili romantici, per chi crede nella ricerca dell'armonia, per chi si affida alla speranza come a un'arma segreta, per chi ama le storie avvincenti e viaggiare tra culture diverse, cambiare paesaggio dentro e fuori di sé.
Un film che va visto in versione in originale per poter apprezzare l'alternarsi dei paesaggi e dei linguaggi tra inglese/americano di New York e lo spagnolo/andaluso della campagna di Siviglia.
La scena, infatti, si sposta nello spazio e nel tempo, narrando di tre generazioni tra l'America e l'Andalusia, dalle affollate strade di Manhattan agli uliveti in terra spagnola, fino a ricomporre in un articolato puzzle tante storie diverse in una sola, indissolubile armonia.

Nel lungo finale l'intenzione che si coglie è didascalica, a sottolineare più e più volte, fino quasi a evidenziare matericamente, come sia importante non dimenticare mai i momenti difficili, per trarne insegnamento e spinta ad andare avanti. L'importante è non lasciarsi abbattere, alimentare la fiducia, la speranza e soprattutto non lasciare spazio al rimpianto, perdendo altre opportunità. Quasi una pre-occupazione affinché il messaggio, così prezioso, arrivi nitido e forte a tutti gli spettatori, anche ai più distratti ed inesperti, correndo il rischio di risultare enfatico per gli altri.
La regia di Dan Fogelman è chiara, lineare e raffinata, la scelta e l'interpretazione degli attori convincenti, la fotografia caratterizzata da colori caldi e accesi, che commuovono ed emozionano, caratterizzando il passaggio tra ricordi, sogni e realtà.
Una ulteriore garanzia per tutti è la colonna sonora che si ispira al leggendario album Time Out of Mind di Bob Dylan; il leitmotiv del film “Make You feel my love” è un inno all'amore in un album di ispirato da un momento affettivamente molto difficile per il cantante. Una musica che sostiene e rinforza l'intenzione della pellicola, delicata e struggente, in grado di dare un altro sapore all'idea dell'amore in ogni sua forma.
Sabrina Mancini
La vita in un attimo
titolo originale: Life Itself
origine: USA, 2018
produzione: FilmNation Entertainment, Nostromo Pictures, Temple Hill Entertainment
distribuzione: Cinema di Valerio De Paolis
durata: 117′
regia: Dan Fogelman
interpreti: Oscar Isaac, Olivia Wilde, Mandy Patinkin, Olivia Cooke, Laia Costa, Annette Bening, Antonio Banderas, Isabel Durant, Lorenza Izzo, Samuel L. Jackson, Adrian Marrero
musica: Federico Jusid
fotografia: Brett Pawlak
casting: John Papsidera
scenografia: Monica Alberte, Ron von Blomberg
costumi: Melissa Toth
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