
Le 20 canzoni uscite nel 2019 che non conoscete ancora, ma dovete assolutamente ascoltare.
Mentre ci avviciniamo alla fine di un altro anno rifletti sulla quantità di musica uscita ed ascoltata, viviamo in un'epoca in cui l'accesso alla musica è praticamente illimitato e possiamo ascoltarla ovunque e in qualsiasi ora, viviamo in sostanza legati alle nostre cuffie.
Il rovescio della medaglia è l'attenzione che si pone all'ascolto quindi non ha senso nel 2019 parlare ancora di classifiche dei migliori dischi, quando ormai la maggior parte della musica passa per i servizi di streaming e si ascoltano per lo più solo canzoni.
Forse saremmo potuti arrivare alle 100 migliori canzoni, ma mi è sembrato giusto limitare a quelle 20 che effettivamente hanno contribuito a ridefinire uno stile o un genere.
Bene, che anno è stato…Dal mio punto di vista, ma io mi sbaglio quasi sempre, queste sono le 20 migliori canzoni, secondo la vostra prospettiva potrebbero non esserlo, ma datele almeno una possibilità.
L'ordine è puramente casuale.
1) The Black Tones – “The key of black”
Se questa fosse una playlist, bisognerebbe aprirla con uno strumentale come direbbe il buon Maurizio Blatto, ma non ne abbiamo in questa top 20 e questo pezzo è quello che più ci assomiglia con un'intro di più di tre minuti, i The Black Tones, duo di Seattle, uniscono in questo brano il funk della costa orientale con il garage rock occidentale ed il grunge tipico di Seattle, il tutto sostenuto da ripetitivi riff blues.
2) Amy Rigby – “The President can't read”
La canzone di protesta nel 2019, lei incanala i sentimenti di indignazione della gente verso l'attuale amministrazione, spingendo le persone a votare per il cambiamento.
La Rigby combina con formidabile abilità il suo folk stravagante intelligente e acuto con l'attitudine di una casalinga alle prese con il punk.
3) Allah-Las – “Polar Onion”
Il disco per l'estate, gli Allah-Las reinventano nel 2019 il rock dei Beach Boys con una psico rilassatezza, la malinconica paranoia del pezzo si fonde alla perfezione con le armonie vocali e con le chitarre retrò.
4) Wand – “Scarecrow ”
Ascoltando lo spaventapasseri dei Wand viene spontaneo accostarli ai Radiohead, il cantato di Cory Hanson sempre più yorkeggiante, ma anche se l'approccio può sembrare impietoso, i Wand incanalano la connessione in modi mai sentiti prima.
5) Mikal Cronin – “Caravan”
Tra tutti i cantautori della scena garage/psich è sempre stato quello con le tendenze più pop, l'orbitare nell'area di Ty Segall gli permette in canzoni come Caravan di tornare all'anima più rock, la chitarra elettrica di William Tyler battaglia con gli assoli di tromba, qui si raggiunge il top dell'album.
6) Nada – “Macchine Viaggianti”
A 66 anni ha ancora voglia di conoscere, vola a Bristol e si fa ri-produrre da John Parish per questo nuovo disco (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri) , “Macchine viaggianti” è il terzo singolo estratto dal disco brano forte e penetrante con la bellissima voce di Nada che il tempo non ha scalfito anzi reso ancora più intensa.
7) Amyl and The Sniffer – “Starfire 500”
Il punk nel 2019, gli australiani Amyl and The Sniffers fanno il loro esordio su Rough Trade, il canto di Amy è orientato verso il punk inglese anni 70, ma il resto del gruppo si ispira all'hard rock australiano degli stessi anni.
Starfire 500 ne è un esempio con i suoi riff blues impetuosi, un grande inizio decisamente.
8) Tim Presley – “Neighborhood light”
Vibrazioni psichedeliche, questa canzone è solo uno scorcio affascinante di ciò che Presley ha da offrire. L'andatura sgemba che sorregge tutta la canzone e la voce di Presley che sembra resuscitare Kevin Ayers la trasforma in un piccolo gioiello lo-fi.
9) Peter Perrett – “War Plan Red”
Perrett canta “Le stelle, le strisce e le svastiche riempirono il Madison Square Garden” e più che uno sguardo al passato sembra ipotizzare un futuro prossimo. Bella straziante e tragicamente romantica.
10) Steve Mason – “Rocket”
Il fondatore della Beta Band cerca di allontanarsi dalla formula che lo ha reso famoso, ma la cosa migliore del disco è questo brano versione-Beta, dovrebbe seguire questa strada e assecondare quest'eccesso di nostalgia.
11) The Laissez Fairs – “Phantom Strangers”
Chitarre fuzz e organo Farfisa, è questo il tono dello straordinario “Phantom Stranger” un freak-beat che viene direttamente dagli anni 60 acido quanto basta effetti psichedelici e trappole vocali accattivanti.
12) Steve Gunn – “Morning is Mended”
Steve Gunn fa parte della nuova generazione di cantautori che riprendono i suoni del folk-rock anni 70, il suo è un approccio più sperimentale e la mistica Morning is Mended ha un groove sostenuto da una dolce psichedelia. Senza esagerazioni uno dei migliori cantautori della sua generazione
13) Snail Mail – “The 2nd Most Beautiful Girl in the World”
questa ragazzina di soli 19 anni incide una cover dei Courtney Love, non la moglie di Kurt Cobain ma il duo formato da Lois Maffeo e Pat Maley che hanno registrato sotto quel nome nei primi anni '90!
Quando l'allieva supera il maestro.
14) Siskiyou – “Unreal erection”
Colin Huebert affronta con i suoi Siskiyou i problemi erettili degli uomini di mezza età, mentre medita sui grattacapi dell'essere umano. Colin trasforma il problema in un folk grezzo molto lo-fi, un malinconico crepuscolo sulle debolezze umane.
15) The Schizophonics – “The one I want”
Rock'n'roll allo stato puro nella scia di The Sonics o The Seeds, il lavoro di chitarra di Mr. Beers combina garage, surf, punk e psichedelia. Questa band incarna lo spirito del rock n roll, sono il gruppo più sporco e selvaggio del 2019
16) Garcia Peoples – “Feel so great”
Il popolo di Garcia è inequivocabilmente devoto ai Grateful Dead e al suo componente più carismatico Jerry Garcia, ma sarebbe riduttivo pensare che siano solo una band votata al cosmic rock, ma il suo spettro è molto più ampio e copre un arco di più di 40 anni di musica americana. Sono talmente innamorati delle loro chitarre che certe volte può sembrare un difetto ma non in questo brano.
17) Cass Mc Combs – “Absentee”
La ballata si apre con il tenue piano di Frank Locrasto poi si insinua il sax di Sam Griffin Owens, il tutto mentre e Cass canta di colonialismo e carestia memorie di popoli affamati su un delicato tappeto sonoro.
18) The Mystery Light – “I'm so tired”
Le luci misteriose sono quelle dei garage di New york, la grande città ti stanca ma quando vai via ti manca, questo il senso della canzone.
Come vuole la tradizione del punk newyorkese le chitarre scatenate gli accordi sgraziati ma tutto ingentilito da un organo che gli da quell'attitudine psichedelica. Nyc top Rock Garage.
19) Big Search – “Here comes the night”
Il tema della canzone è l'ansia, ansia delle sciagure che ci potrebbero angosciare nei prossimi anni, le catastrofi che ci affliggeranno secondo Matt Popieluch sono presagio di sventura sebbene il tappeto sonoro vivace quasi da old west coast, la voce malinconica ci riporta al messaggio di disperazione.
Canzone ecologica dell'anno.
20) Mattiel – “ Til the moment of death”
The last but not the least, ultima ma non ultima forse la voce femminile più interessante dell'anno.
In questa canzone che apre il suo bellissimo disco, “Satis Factory” il suo timbro vocale unico si amalgama con le chitarre, ed il suo blues primordiale figlio di Screamin 'Jay Hawkins si fonde con il rock di Jack White.
Cesare de Stefano
Se vi va di ascoltare le 20 canzoni le trovate qui:
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