
Si è conclusa a Parigi la Conferenza sulla Libia con Emmanuel Macron a fare gli onori di casa e co-presieduta da Francia, Germania, Italia, Nazioni Unite e Libia con la presenza del vice-presidente Usa, del presidente egiziano. Assenti i leader della Turchia.
L'obiettivo era è resta lo svolgimento delle elezioni il prossimo 24 dicembre, elemento stabilizzatore del processo di pace Ma i problemi restano tanti a partire da una Costituzione ad una legge elettorale necessarie per poterle svolgere correttamente e sulla quale le parti politiche in Libia non trovano un accordo nonostante siano circa tre milioni gli iscritti al voto. C'è poi il tema delle forze in campo e Macron pur ammettendo qualche passo in avanti ha dichiarato che “anche Turchia e Russia devono ritirare senza indugio i loro mercenari e le loro forze militari, la cui presenza minaccia la stabilità e la sicurezza del Paese e dell'intera regione“. E Draghi non si è tirato indietro nel parlare di migranti dicendo che “la situazione degli sbarchi è insostenibile, l'Unione europea trovi un accordo”.
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