
Luana è morta, è morta il 3 maggio in fabbrica. È morta di lavoro, quello stesso lavoro che avrebbe dovuto garantirle a lei e al figlio un futuro. Ecco, il punto è proprio questo, la garanzia del futuro attraverso il lavoro. Futuro che non può essere strappato così brutalmente, che non può essere negato alle giovani generazioni. Oggi in Italia si muore troppo e troppo spesso di lavoro. Sono morti bianche spesso ignorate. È più facile parlare di un campionato vinto piuttosto che di questa miserevole piaga che affligge il paese. Oggi in Italia è troppo facile morire di lavoro. Il 3 maggio è morta una giovane donna. Era giovane, era donna. Vi prego non mi si venga più a parlare quindi di giovani che sono bamboccioni, di giovani che sono choosy. I giovani, adulti di domani hanno bisogno di futuro, del loro futuro. Ma aldilà di qualsiasi considerazione oggi è tempo di silenzio. Silenzio per le innumerevoli morti sul lavoro, silenzio per Luana.
Oggi c'è necessità di silenzio, non di oblio. C'è necessità di quel silenzio che porta riflessioni e azioni.
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