
Con il suo nuovo romanzo – Come gigli di mare tra la sabbia – Lucia Guida ci porta a conoscere un bel palazzo degli inizi del Novecento con il suo intreccio di vite, legami e passioni. Una serie di vicende che ruotano intorno ad un gruppo di donne che determinano i tanti mutamenti.
Come gigli di mare tra la sabbia è il secondo appuntamento della trilogia “Prospettive urbane” che Lucia Guida ha inaugurato con Romanzo popolare (Amarganta). Un intreccio di storie, vite, destini e speranze che scorrono lungo le scale e gli appartamenti di un elegante palazzo.
Un bel palazzo che risale agli inizi del Novecento sembra riempire lo spazio con la sua volontà di distinguersi da tutto quello che è stato costruito dopo.
In effetti, in questo nuovo romanzo di Lucia Guida, il primo vero personaggio è proprio lo spazio fisico entro cui si svolge la vicenda: un palazzo e i diversi appartamenti che lo costituiscono.
E la prima persona che incontriamo, entrando nel luogo e nella storia, è, ovviamente, il portiere che vigila, con dedizione e attenzione, sul decoro di tutto lo stabile.
Sono tanti i palazzi che tornano alla mente, venendoci incontro da tante pagine di libri più o meno famosi. Come tanti sono i portieri che partecipano alle storie di chi in quei palazzi vive. E l'autrice ci guida alla scoperta di immagini necessarie a costruire l'atmosfera di luoghi quasi magici come l'androne che separa il dentro dal fuori, la guardiola che resta un punto di riferimento, l'ascensore che sembra conoscere lo scorrere del tempo e così via. Gradino dopo gradino e porta dopo porta, uno spaccato del mondo prende vita davanti ai nostri occhi. Seguiamo le pagine per capire le porte che di volta in volta si apriranno per svelarci mille storie.
Citazione 1
Michele guardava silenzioso e a braccia conserte gli operai della ditta di traslochi indaffarati in un'opera di facchinaggio immane per portare a pianterreno ciò che restava di tutto l'arredo dell'appartamento della povera Mariela Vicenzi, inquilina storia di quel condominio affidato alla sua precisione di portinaio da oramai più di un ventennio.
La vicenda, permettendoci di giocare un poco con le parole, ci fa però entrare nello stabile quando tutto si mette in moto e le vicende personali degli inquilini prendono pieghe inusitate; i diversi piani narrativi si sovrappongono, così come le storie dei singoli appartamenti che custodiscono pagine gioiose e amare ad un tempo. I luoghi sembrano risentire dei sentimenti di chi li abita: le porte e le finestre si possono aprire per lasciar entrare l'amore o la voglia di futuro, oppure si possono serrare per proteggere qualcosa che sembra perdersi per sempre. La porta di una casa può vivere come la copertina di un libro: si può aprire svelando una storia o può restare per sempre chiusa, per non mettere in crisi chi ha scelto di vivere al riparo. Ogni giorno ci si incontra; ogni giorno ci si evita. Tanti sono gli eventi che potremo scoprire in quello che si appresta ad essere anche il “nostro palazzo”.
Citazione 2
La mattina successiva aveva iniziato a pianificare il futuro. Dato il preavviso di due mesi per lasciare quell'appartamento oramai troppo grande per una sola persona, si era augurata di trovare qualcos'altro, anche a costo di ripiegare sull'affitto di una camera in condivisione con altre studentesse. In fondo faceva ancora parte della categoria, quanto meno cronologicamente.

Senza troppo svelarvi delle vicende che potrete seguire, proviamo ad offrire una sorta di mappa del palazzo. L'ufficio legale in cui è impiegata Elena, segretaria factotum di Paolo Germani e Giacomo Rossi, avvocati rampanti per i quali inizia a lavorare quasi per caso, si trova al primo piano. Al secondo piano troviamo Serena, che è costretta a fare i conti con una situazione matrimoniale poco felice. Arturo e Lina, gli anziani coniugi Fantoni, vivono al terzo piano e devono fare i conti con la demenza senile di cui l'anziana soffre. All'ultimo piano, l'appartamentino concesso al portiere e alla moglie Elvira. Come li definisce l'autrice “gente comune, ma non ordinaria”, chiamata ad affrontare le mille soprese che la vita riserva.
Citazione 3
Con Elena aveva superato un confine ben delineato pur essendo consapevole che nulla sarebbe tornato come prima. Ci sono cose che non abbiamo potere di cancellare con un semplice colpo di spugna. Tuttavia era palese che Elena avesse tutta l'intenzione di scrollarsi di dosso quella sorta di regalo di compleanno accessorio.
Al centro delle vicende, vero motore degli avvenimenti, sono quattro donne – Elvira, Elena, Serena e Lina – che, con età diverse, speranze e sogni diversi, sembrano riepilogare un intero universo femminile che l'autrice analizza e presenta con ricchezza di sfumature e delicatezza nell'espressione.
Citazione 4
Tuttavia la donna intensificò i preparativi per trasferirsi prima dei famosi tre mesi, ma lo fece in sordina, senza troppi svolazzi, andando contro la sua natura estroversa. Che si cuocessero pure tutti nel loro brodo, non toccava a lei ragguagliarli per concedergli il lusso di scaricarsi di responsabilità ulteriori su una faccenda che andava affrontata con la cura dovuta.
C'è chi trasloca perché qualcosa è finito e chi trasloca per avere un nuovo inizio; ci sono amori che nascono e amori che finiscono; ci sono illusioni che aiutano a vivere e illusioni che possono trasformarsi in trappole.
Con questo suo romanzo e con i personaggi che lo popolano, Lucia Guida ci mostra un piccolo affresco dell'umanità colta mentre le certezze fuggono via veloci e il tempo costringe a rivedere ogni speranza.
Antonio Fresa
Lucia Guida
Come gigli di mare tra la sabbia
Alcheringa edizioni; 2021
Pagine 184; euro 13,00
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