Lucia Tancredi incontra Elisabetta Rasy e Le indiscrete

Le indiscrete di Elisabetta Ray
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Incontrare Elisabetta Rasy è sempre un cammino nella consapevolezza, quando poi ad intervistarla è Lucia Tancredi allora sai di essere nel posto giusto al momento giusto.

Lucia Tancredi Elisabetta Rasy
Lucia Tancredi e Elisabetta Rasy. Foto Nicla Pirro San Severo, 2021

Nello splendido scenario di Palazzo d’Araprì, con la sempre intelligente e raffinata organizzazione di Gabriella De Fazio e Michele Piscitelli straordinari proprietari della libreria Orsa Minore (San Severo), si è parlato di “Le indiscrete” l’ultimo lavoro di Elisabetta Rasy.

È una scrittrice che amo molto esattamente come amo molto Lucia Tancredi, donne che hanno scelto di contribuire alla formazione del pensiero femminile scrivendo e impegnandosi alla costruzione della consapevolezza di essere donna e quale tipo di donna. Lo sguardo di cinque donne che, da dietro l’obiettivo di una macchina fotografica, restituisce al mondo una visione diversa e, soprattutto, un modo di guardare che è altro e altrove rispetto ai canoni classici dell’occhio maschile. Eppure, la stessa autrice dice di non essere in grado di dire se esiste uno sguardo maschile o femminile, quello che di sicuro sa è che queste donne hanno guardato al mondo come nessuno aveva fatto fino alla loro comparsa sula scena della fotografia intesa come arte visiva.

Elisabetta Rasy Le indiscreteUn cammino tra Tina Modotti, Dorothea Lange, Lee Miller, Diane Arbus e Francesca Woodmanle, fotografe del Novecento. Un cammino che racconta la difficoltà di stare al mondo delle donne, i ruoli che da tempo sono imposti con una consuetudine che diventa la normalità dalla quale difficilmente ci si spoglia.
Queste cinque fotografe si potrebbe immaginarle come delle “super donne” libere di fare e disfare la loro vita, coraggiose e combattive sicuramente lo sono state, ma l’assoluta bellezza del pensiero che ha caratterizzato questo incontro è stata la scoperta della fragilità quale valore assoluto. È nella fragilità che ognuno riconosce il proprio limite e cerca di superarlo mettendo a punto forme di visibilità che altro non sono che la ricerca di quell’interiorità che fa di tutti creature diverse e vulnerabili.

Nessuna di loro è un’eroina, ma tutte sono animate dalla voglia di ricercare il particolare che fa la differenza e che insegna a stare al mondo. Uno sguardo sugli ultimi dimenticati ed emarginati, sulla condizione di precarietà e povertà, ma anche un guardare in modo introspettivo in se stesse diventando fotografe e al tempo stesso modelle delle proprie fotografie. Non abbiamo bisogno di donne che decantano in una giornata di alzarsi alle cinque del mattino per andare a correre nel parco per tornare a casa fare una doccia, preparare la colazione per tutti i componenti della famiglia e alle otto uscire di casa per vestire i panni della donna impegnata e correre in ufficio per fare il primo meeting alle nove e trenta. No, abbiamo bisogno di donne che anche se sfatte e stanche sanno rimboccarsi le maniche e sanno collocarsi nel mondo senza ripudiare la fragilità che, nella sua accettazione, insegna la consapevolezza che essere fragili non significa essere deboli, ma semplicemente vuol dire riconoscere il limite. Non serve essere donne travestite da uomini sempre alla ricerca di “un superamento di genere”, molto spesso dettato anche da differenze di classe che accentuano questa ricerca, ma serve essere donne strutturate e consapevoli.

Nel dialogo tenuto tra Lucia Tancredi e Elisabetta Rasy c’era il bello delle donne: una complicità velata che caratterizza tutte le relazioni femminili di donne consapevoli che non si deve essere “contro” l’altra, ma con e per l’altra.
Due donne che è veramente una fortuna conoscere, leggere e ascoltare.
Nicla Pirro

Elisabetta Rasy
Le indiscrete
Mondadori
data di pubblicazione: 11 Maggio 2021
pagine: 252
€ 19,00

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