
Massimo Carlotto racconta la storia di tre personaggi che, per le loro scelte e le loro particolarità, si prestano a essere gli oggetti di una morbosa attenzione mediatica e giornalistica. La loro salvezza sta nella fuga e nella capacità di abbandonare una buona parte delle cose e delle persone che hanno amato.
Un attore porno alla fine della sua carriera; un travestito che gestisce una pensione che si trasforma in una comoda casa; una donna dal passato misterioso che appare a ore fisse ogni martedì.
Tre personaggi marginali che hanno cercato in tutti i modi una “tana” in cui nascondersi alla vita; tre personaggi che, accettandosi con i propri difetti e i propri limiti, troveranno il modo per garantirsi un possibile futuro.
Citazione 1
Era sempre l'ultimo ai provini. Per una questione di prestigio. La vecchia guardia non aveva nulla da dimostrare. Lui la gavetta l'aveva fatta da un pezzo, era passato il tempo in cui sgomitava per essere tra i primi a entrare e abbassarsi i pantaloni. Nel porno funziona così: prima mostri l'ardiglione, poi si discute.
Tre personaggi, tre storie e tre modi per essere diversi dalle apparenze e dai luoghi comuni: questo, in effetti, l'incontro misterioso che avviene nella pensione “Lisbona”.
L'amore cammina lungo strade spesso misteriose e le sue declinazioni sono tante e assumono forme che la fantasia non sa sempre dominare e gestire.
L'amore nasce in ogni luogo e conforma le relazioni fra uomini e donne a prescindere dai loro gusti, dai loro orientamenti, dai loro sogni e dai loro peccati.
Citazione 2
La domenica mattina Guastini si alzò presto per preparare la torta preferita di Federico. Era felice, decisa a godersi ogni istante del tempo che avrebbero trascorso insieme. Avrebbe voluto vivere con lui fino all'ultimo giorno. Lo amava di un amore pazzo e impossibile, come ne aveva collezionati tanti.
Intorno, mentre i tre protagonisti s'incrociano, gli eventi si fanno sempre più drammatici e torbidi, si corre il rischio di essere travolti in un marasma che passa per la stampa, la televisione, l'ambizione di qualche vecchio giornalista o di qualche rampante cronista. Tre vite con un'ombra, una particolarità che può essere trasformata in una colpa da far pagare o in una stranezza da emendare.
Citazione 3
Mentre gli sbirri elucubravano, Alfonsina cercava di rimanere concentrata. Aveva imparato a tenere lontane le domande assillanti, ma ce n'era una che spingeva per farsi largo: riguardava l'ipotesi di omicidio. Tommaso non aveva nemici. Lei nemmeno.
Un romanzo che va letto tutto di un fiato, fino a scoprire un finale quasi insolito per i lettori di Massimo Carlotto. Si tratta, è certo, di fuggire ancora, di essere ancora pronti a fare le valigie e lasciarsi dietro una buona parte di ciò che siamo stati. Eppure, questa volta a differenza di altre storie, la fuga può essere la strada per una speranza, per una serenità inattesa e per una nostalgia che non si potrà più vincere.
Citazione 4
L'uomo con gli stivali texani uscì dal locale in cui aveva trascorso la serata tra birre, costine di maiale marinate e buona musica. Gli capitava di frequentarlo con una certa regolarità. Ogni sessanta giorni, per essere precisi. Si trovava alla periferia di una cittadina tranquilla in mezzo alla campagna, dove non succedeva mai nulla di importante e che distava un paio d'ore di autostrada dalla città.
Antonio Fresa
Massimo Carlotto
La signora del martedì
Edizioni e/o; 2019
Pagine 224; € 16,50
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