Mediterranean Fever, film magistrale di Maha Haj

Amer Hlehel e Ashraf Farah, Mediterranean Fever

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Walid, un palestinese di 40 anni che vive ad Haifa, vorrebbe diventare scrittore ma sembra tormentato da oscuri pensieri e intanto si fa mantenere dalla moglie. Jalal, un nuovo vicino di casa, anch'egli di mezza età, anch'egli parassita della consorte, con un carattere ottimista agli antipodi da Walid ma incline a frequentare un sottobosco poco raccomandabile. Fra questi due uomini, che diventano amici, affiora un segreto imprevedibile, che determina una situazione irreversibile.

Maha Haj è una cineasta palestinese di origine israeliana, con esperienze di scenografa e, come cineasta, ha diretto Personal Affairs (2016). Questo suo secondo lungometraggio, Mediterranean Fever (2022), è semplicemente magistrale: i due protagonisti incarnano due energie opposte e contrarie che sembrano diventare complementari: raramente ho visto narrare così finemente l'amicizia maschile al cinema (forse bisogna risalire a John Ford, ma forse esagero…) e, al tempo stesso, una forma insidiosa e nascosta di vampirismo che può covare anche nelle migliori famiglie.

Ma il è magistrale anche nell'equilibrio narrativo fra uno humour nerissimo affilato e il dramma, un equilibrio delicato che Haj sa tessere senza cedimenti, con alcune sequenze splendide (come il sogno iniziale o l'attacco di panico che coglie Walid durante il lavaggio della sua automobile). Un film che trascende anche la tragica situazione di e israeliani per assurgere subito all'universale e toccarci dentro, profondamente.

Ammirevoli Amer Hlehel e Ashraf Farah. Devo però brontolare sul titolo: Mediterranean Fever è il titolo internazionale di una coproduzione fra Germania, Francia, Cipro, Israele e Qatar, che in realtà corrisponde a un film dall'identità palestinese. Non mi sembra che sia stata una buona idea averlo mantenuto così, nell'edizione italiana, appiccicandogli quello scialbo Il mio vicino Jalal, laddove poteva benissimo venire tradotto Febbre mediterranea. In questo modo, rischia di passare inosservato uno dei più bei film della stagione.

Roberto Chiesi

Mediterranean Fever di Maha HajMediterranean Fever – Il mio vicino Jalal
Titolo originale: Mediterranean Fever
Lingua originale: arabo palestinese
Paese di produzione: Germania, Cipro, Francia, Qatar, Palestina
Anno: 2022
Durata: 110 min
Regia: Maha Haj
Sceneggiatura: Maha Haj
Fotografia: Antoine Héberlé
Montaggio: Véronique Lange
Musiche: Munder Odeh
Scenografia: Andreas Antoniou
Costumi: Hamada Atallah
Suono: Jorg Weimann, Adrian Baumeister, Florian Marquardt, Henry Uhl
Prodotto da: Baher Agbariya, Thanassis Karathanos, Martin Hampel, Juliette Lepoutre, Pierre Menahem, Marios Piperides, Janine Teerling
Produzione: Majdal Films, Pallas Film, Still Moving, Amp Filmworks
Distribuzione italiana: Hakka Distribution

Interpreti principali
Amer Hlehel: Waleed
Ashraf Farah: Jalal Sabbagh
Anat Hadid: Ola
Samir Elias: Shams
Cynthia Saleem: Nour
Shaden Kanboura: Raneen
Yussuf Abu-Warda: Aziz
Sobhi Hosari: Husam

 

 

 

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