Mondiale di pallavolo. Le ragazze in finale

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Ed è arrivato per l’Italvolley femminile questo venerdì mattina a Yokohama, e che venerdì! Preoccupano i tre giorni di attesa per la possibilità che possa essere interrotto il piacevole incantesimo nel quale queste ragazze hanno immerso da giorni l’intero stivale.

Battiamo le campionesse Olimpiche e vice campioni del Mondo della Cina dopo averlo già fatto in questo torneo con il 3 a 1 lo scorso 3 ottobre, e presentandoci in semifinale con 10 vittorie consecutive ed una sola persa, peraltro in gara che non aveva nulla da dire per la classifica.

Iniziamo la gara conoscendo l’esito dell’altra semifinale, avremo ancora la Serbia e domani, a mezzogiorno o poco più, sapremo se l’obiettivo che abbiamo, che non si dice anche se ormai è chiarissimo, potrà essere raggiunto e riuscirà a restituire al paese, quella spinta positiva di cui necessitiamo, ma soprattutto quella dignità multietnica che ci è propria e che, se proprio non dovesse essere di tutti, almeno serva a porre un quesito di vergogna a chi continua a sottolineare segni di un razzismo inutile. Le ragazze sono migliori di certe espressioni, come le nuove generazioni che sono pronte a sottolineare se una schiacciata è stata positiva e mai ad indicare se effettuata da una ragazza di colore oppure se un’inquadratura Rai ha indugiato di più su un’atleta oppure sull’altra.

Giocheranno per l’oro queste formidabili ragazze [1], come non accadeva da troppo tempo, dal 2002, …16 anni. Davide Mazzanti le guida conoscendo la maniera migliore per farlo e loro lo ripagano dando tutto e riuscendo ad entusiasmare quasi tutto un paese, sicuramente quello che conosce il valore dello sport, entrando nelle case da invitate di gran riguardo. Sono diventate a furia di esempi come di famiglia tanto da essere indicate come: Cristina, Carlotta, Annina, Miriam, Paola, Sara, Ofelia, Sylvia, Lucia, Beatrice, Serena, Marina, Sarah, Elena. Ed anche Anastasia e Laura rimaste a casa.

La gara era iniziata benissimo per l’Italia che sovrastava la Cina in tutti i fondamentali. Difficile stabilire se si trattava di avversarie imbarazzanti oppure di grande gioco di Italvolley. Il dilemma però passa subito in secondo piano perché la nazionale del Paese di mezzo si riprende immediatamente nel secondo set che vincono 25-21, mentre il terzo le azzurre lo agguantano con un buon margine: 25 a 16. Paola è una garanzia, un attacco proficuo come il suo a fine torneo ci dirà se sarà lei la regina di questo mondiale, come sembra probabile. Le cinesi sono guidate da Jenny Lang Ping, anche lei di gran esperienza e sa come fare per tentare di giocare la seconda finale mondiale consecutiva dopo aver perso la precedente contro gli USA. Il quarto set si rivela bellissimo con alcuni punti lunghi e con l’impressione, sul 21 a 19 per l’Italia, che le azzurre riescano ad aggiudicarsi questo quarto set malgrado sia stato commesso un rilevante errore in battuta dopo un timeout. Segno grave per chi conosce questa disciplina, assolutamente da evitare. Malgrado ciò le cinesi sono costrette a giocare fino al 29 a 31. Ci resta il tie break che ci aggiudichiamo, meritando la finale, con un 17 a 15.

Emidio Maria Di Loreto

ITALIA-CINA 3-2 (25-18, 21-25, 25-16, 29-31, 17-15)

[1] Liberi: Beatrice Parrocchiale, Monica Di Gennaro
Opposti: Serena Ortolani e Paola Egonu
Palleggiatrici: Carlotta Cambi, Ofelia Malinov
Centrali: Anna Danesi, Marina Lubian, Sarah Fahr, Cristina Chirichella
Schiacciatrici: Sylvia Nwakalor, Miriam Sylla, Elena Pietrina, Lucia Bosetti

Anastasia Guerra, Laura Melandri non hanno partecipato al Mondiale in Giappone.

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