
La vicenda narrata nell'ultimo romanzo di Monica Florio – Acque torbide – sembra sulle prime quasi standard: una famiglia all'apparenza felice, con i problemi legati alla crescita di figli adolescenti.
La storia è in realtà molto più complessa e indaga il lato inquietante delle relazioni fra adulti e giovani.
Una storia forte, narrata con il garbo di una scrittrice matura, che sa guidare il lettore su di un terreno scivoloso, senza eccessi verbali o stilistici.
I libri ci aiutano, almeno è questa una delle piccole convinzioni di chi scrive, quando le parole entrano in noi, si depositano e agiscono, facendoci scorgere quello che nel primo istante non avevamo visto o compreso.
Le “acque torbide” di Monica Florio hanno bisogno di tempo e di attesa perché i residui si possano depositare e sia possibile tornare a vedere qualcosa di limpido.
La vicenda narrata dall'autrice ci costringe a fermarsi e porci inquietanti domande sulla nostra capacità di capire, seguire e ascoltare i nostri giovani adolescenti.
Citazione 1
Con il cuore che le batte forte come al primo appuntamento, Valentina percorre a passo svelto la strada che la separa da Mauro. Quel pomeriggio indossa una maglietta bianca con le maniche a sbuffo e degli shorts attillati al punto da far risaltare le gambe lunghe e slanciate.
Sul corpo ha steso un velo di autoabbronzante che conferisce alla pelle un colore un po' ambrato perché al mare non è ancora andata e, a differenza delle sue coetanee, detesta la “lampada”.
L'attenzione che nei suoi ultimi romanzi Monica Florio ha voluto rivolgere a vicende che vedono come protagonisti giovani adolescenti – e non solo – alle prese con casi di bullismo, violenza e altre situazioni complesse, è davvero un elemento importante da ricordare e rilevare.
Ci sembra fondamentale la qualità della scrittura della Florio, che sa dedicarsi all'indagine di casi complessi dal punto di vista affettivo, senza scadere mai nel sensazionalismo o nella smania di sorprendere il lettore.
Con un'eleganza che non nasconde, ma al contrario enfatizza e costringe alla riflessione, Florio non asseconda gli aspetti scabrosi o perversi che pure potrebbero presentarsi e guida invece il lettore alla conoscenza di dinamiche, relazioni di potere e di affetto che spesso fatichiamo a mettere a fuoco.
L'uso delle parole è per Monica Florio una questione etica che si fa stile e compostezza della narrazione.
Citazione 2
Nel varcare la soglia della casa di Valentina, Mauro gongola soddisfatto. E' riuscito a ottenere quello che voleva: incontrarsi a tu per tu con Valentina con il benestare di Filippo e Valeria. Quest'ultima gli apre la porta e lo fa accomodare nel salotto, la stanza più luminosa dell'appartamento. Inebriato dall'odore di vaniglia proveniente da un diffusore di coccio, Mauro si aggira indisturbato nella stanza, circondato da libri, quadri e oggetti che farebbero la gioia di un collezionista.
Una prima indicazione davvero importante riguarda il protagonista di questo romanzo. Michele è un ragazzotto non proprio in forma e con gli occhiali.
Non a caso, con quel misto di crudeltà e simpatia che si può avere a una certa età, Michele è detto Polpetta dai suoi coetanei.
Michele vive in una famiglia che sembra serena e tranquilla; legatissimo alla sorella Valentina, ne segue con simpatia le smanie da adolescente alla scoperta della vita e dei primi amori.
La casa è elegante e accogliente e tutto sembra scorrere sui normali binari di una vita incentrata sul lavoro, sullo studio e su qualche svago legato allo sport, al nuoto in particolare.
Citazione 3
Mauro cammina avanti e indietro nel monolocale che è diventato ancora più spoglio ora che ha preparato le valigie. Uno come lui non può mettere radici né frequentare gente, è il suo stesso passato a impedirglielo e a costringerlo a fuggire come un reietto a cui non è concessa alcuna prova d'appello.
In realtà le acque sono molto più torbide e a ben guardare i ruoli, le responsabilità, le attese si confondono con esiti devastanti.
Mauro è l'avvenente e atletico istruttore di nuoto che nutre un'insana passione per Valentina che ha appena quindici anni.
La madre di Valentina, stanca della sua vita matrimoniale e alle prese con un marito che si dedica con fin troppa passione a una sua assistente, avvia una relazione con Mauro senza rendersi conto che l'uomo la usa per trovare sempre più spazio nella vita della ragazza.
Insomma la vicenda si fa sempre più complessa e scabrosa, con il rischio di vedere emergere una gelosia devastante.
Mauro, uomo dal passato poco chiaro e lineare, cerca di irretire Valentina nella sua tela perversa.
Citazione 4
Compongo al cellulare il numero di Pino. Voglio prenderlo alla sprovvista e valutare la sua reazione prima che Tobia lo informi del cambiamento di programma.
Sembra sorpreso, il tono di voce tradisce un'allegria forzata, non ha gradito la notizia ma finge di essere contento.
Peccato avrei preferito avere torto.
Ed eccolo Michele, con la sua intelligenza e la sua disperazione per la sorella, è l'unico a non inseguire i propri desideri, è l'unico a restare – come si dice – con i piedi per terra e capire la reale natura delle attenzioni di Mauro per Valentina.
In effetti, il padre e la madre sono, ognuno a suo modo, persi nei sogni che non vogliono rinunciare ad avere; Valentina è travolta da quella che sembra la passione potente di un uomo che tutte desiderano.
Michele è lì, davvero forte per la sua semplicità; davvero forte perché non travolto dal suo narcisismo; non travolto dalla cura dell'immagine, del vestire, dell'apparire. Michele, nella sua capacità di essere ciò che è, senza troppi imbarazzi e senza troppe rinunce, saprà essere il vero punto di riferimento per la sua famiglia.
Le sorprese e i colpi di scena non sono finiti, ma non sveliamo altre parti di questa vicenda per non privare il lettore del piacere della scoperta d'esiti inattesi.
Antonio Fresa
Monica Florio
Acque torbide
CentoAutori, 2017
Pagine 190
€ 12,00
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