Morire di speranza

Morire di speranza - 22 giugno 2023
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Centinaia di persone ieri a santa Maria in Trastevere, in chiesa e sulla piazza. Africani, europei, latinoamericani, asiatici. Cristiani di ogni confessione, musulmani… A ricordare i viaggi della speranza e le storie drammatiche di chi cerca un futuro migliore. Decine di cartelli con le foto dei naufragi, da Cutro a Kalamata; una croce col legno di quello di Lampedusa. E poi i nomi di chi non ce l'ha fatta, almeno alcuni, tra tante migliaia: letti dall'abside della basilica, ogni nome una candela. Canto e preghiera, in arabo, inglese, swahili. Parla il cardinale Matteo Zuppi, che evoca parlando di “sommersi e salvati”. «Salvati, vogliamo salvare, perché nessuno sia sommerso, per restituire la grazia e perché capiamo come la sicurezza, la pace, il benessere non è perduto se accogliamo, ma si perde quando lo teniamo per noi, non facciamo agli altri quello che altri hanno fatto a noi […] Non si può morire di speranza! Chi muore di speranza ci chiede di cercare in fretta perché non accada lo stesso ad altri, per trovare risposte possibili, degne di tanta nostra storia […] È davvero la grande occasione da non fare perdere e da non perdere».

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