
Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Slovacchia. Questi sono i paesi che hanno chiesto alla Commissione europea altri strumenti per proteggere, serrare le frontiere per bloccare i migranti. Tra le richieste ci sono muri e recinzioni. Muri, recinzioni e respingimenti, anche brutali, che sono già parte integrante delle politiche securitarie in particolare di quei paesi.
La lettera è arrivata oggi all'inizio del Consiglio dei ministri degli Interni dell'Ue in Lussemburgo.
La proposta non andrà lontano, gli altri paesi tra cui l'Italia non daranno seguito. Del resto, cinicamente, far passare la costruzione dei muri sposterebbe il flusso dei migranti nel Mediterraneo.
Come sta dimostrando la crisi afghana l'UE continua a non cambiare le politiche sull'accoglienza di chi è in pericolo di vita. Il diritto europeo e quello internazionale prevedono che venga dato asilo ai rifugiati.
In Italia, Salvini ha immediatamente trovato l'occasione per uscire dall'angolo dopo le vicende del suo amico comunicatore e le elezioni amministrative, tornando a cavalcare la sua politica anti-migranti.
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