
Armenia e Azerbaigian hanno firmato un accordo per un cessate il fuoco totale in Nagorno-Karabakh. L'annuncio è stato dato dal presidente russo Vladimir Putin artefice della mediazione. Evidentemente l'alleato militare di Baku, la Turchia è stata coinvolta e tramite il suo ministro degli Esteri si è congratulata per le conquiste. Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan che ha apposto la firma sull'accordo insieme al presidente azero lham Aliyev, lo ha definito «incredibilmente doloroso per me e per il nostro popolo». Centinaia di manifestanti contrari hanno protestato arrivando a colpire al sede del Governo armento a Everan.
Secondo Le Monde, la Russia sta dispiegando quasi 2.000 peacekeeper per garantire il rispetto del testo, che include la garanzia che l'Azerbaigian riprenda il controllo di diversi distretti. L'accordo di fatto è una fotografia dei successi militari degli azeri. Arriva dopo che i funzionari di etnia armena del Nagorno-Karabakh dichiaravano persa la seconda città più importante della regione. Le dichiarazioni di Aliyev sono quelle di un vincitore: «Abbiamo costretto a firmare il documento, equivale a una capitolazione».
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