
È stata pubblicata sui giornali la lettera di Salvatore Settis, ex direttore della Normale di Pisa, con alcuni quesiti a Giorgio Napolitano sulla Riforma costituzionale. Il più preoccupante è quello, suggerito da un vecchio articolo di Marzio Breda (Corriere della Sera 1/4/2014). E cioè se la riforma, che ricalca quella di Berlusconi già bocciata, non sia influenzata da un rapporto JP Morgan il 28/5/ 2013 in cui si definivano le costituzioni dei Paesi della periferia meridionale dell'Europa non adatte al processo di integrazione economica perché scritte sotto “una forte influenza socialista“. Il rapporto cita anche la “debolezza dei governi rispetto al parlamento“! Napolitano tace definendo le domande “insinuanti e aspre”. Ma JPM, oltre a rifondatore del Montepaschi, si candida anche a ispiratore della nuova Costituzione italiana?
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