
Uno spettacolo di danza e una serie di suggestioni da Tuscania al Castello di Alviano: il movimento che si lega ai luoghi e alla memoria.
Un incontro da raccontare perché anche nella nostra vita quotidiana la parola che più usiamo in questo periodo è ritorno: alla normalità, ad uscire, ad andare, ad essere all'aperto e così via.
La performance ideata da Alessandro Pintus ci ricorda, riferendosi all'Odissea e alle mille storie che essa contiene, che il nostos (il ritorno) è vero solo quando si accetta che esso contenga in sé il mutamento: nulla torna come prima anche quando si ambisce a ri-tornare.
Ricordate il dibattito su come saremmo usciti dalla pandemia? Ci ha comodamente avvolto per tanti mesi. Migliori, peggiori, o che altro? Dibattito inutile di certo. Eppure, anche in questo caso, si scontrano due visioni del mondo, e anche l'arte accetta di caricarsi di un messaggio politico, come avviene ogni volta che si connette il passato al futuro: la nostalgia del passato lascia intendere un possibile ritornare declinato come ripristinare (conservare retrocedendo); la sfida dei nostoi (i ritorni) indica, invece, che il passato è già superato nell'atto stesso del voltarsi indietro, e, quindi, è il modo necessario per lo slancio in avanti.

Danza, performance, corpi che migrano nel movimento: tanto e tanto ancora in uno spettacolo che aiuta a vedere il futuro accettando di raccontare il passato, non il semplice ieri appena, ma il sempre da cui tutti veniamo.
L'esperienza emotiva è forte e coinvolgente: i corpi dei ballerini danno spessore alle attese degli spettatori e, senza fretta e senza forzatura, chiamano gli osservatori a salire sulla nave di Ulisse.
Un corpo, due corpi, tanti corpi articolano un movimento sempre più vasto che sa essere mare nella sua vastità, nella sua profondità, nella sua mutevole perseveranza: il mare, quel mare chiuso, o appena aperto, che sa essere Mediterraneo fonda le culture che lo avvolgono sulla dialettica fra l'andare e il tornare; ogni volta si rinnova il miracolo di ripercorrere quello spazio sottile che separa il noto dall'ignoto, il buono dal cattivo, il giusto dall'ingiusto, l'essere e il divenire.
Un mare lungo il quale ci si può presentare come Nessuno, grazie alla mente colorata dell'eroe che sa celarsi, o si può divenire nessuno davvero e morire come un naufrago ignoto fra onde ignote che non portano soccorso o non conoscono la pietà.
I danzatori creano l'andamento della storia e nessuno potrà sentirsi escluso, perché il loro errare e il loro vagare sono alla radice delle nostre vicende e delle nostre storie. Ogni volta il ritorno ci prende e ci accompagna: si torna nel viaggio; si torna nel viaggio della memoria; si torna nel viaggio dei movimenti.

Nonymoi è una performance di danza Butoh ideata e diretta dal danzatore e coreografo Alessandro Pintus, a cura di Non company e dei partecipanti al workshop intensivo Warrior Body – Summer Camp nell'ambito di Tuscania Danza, Progetti per la scena 2021 che rientra nelle attività artistiche promosse ormai da anni dall'associazione Vera Stasi.
Un gruppo di danzatori che si incontrano portando con sé le esperienze maturate e l'energia accumulata e, insieme, amplificando e rinforzando le proprie movenze, sotto la guida di Pintus, si fanno gruppo e, in questo caso, equipaggio, ciurma per una navigazione che sa adattarsi e modularsi ai luoghi e alla scena in cui lo spettacolo si svolge. L'incontro modifica e arricchisce tutti generando una performance per certi versi non ripetibile perché legata agli spazi che la contengono: una performance “mediterranea” anch'essa perché sa di muoversi in un chiuso che postula l'alterità, il contatto, l'incontro. Un lavoro frutto di un incontro e di un'interazione che dura per alcuni giorni e produce un ritmo che assorbe l'energia atavica e la forza simbolica di ogni volontà di tornare. E noi spettatori ci siamo sentiti ad un tempo a casa e in balia delle onde.
Antonio Fresa

Nonymoi
Performance di Danza Butoh
3 Luglio ore 19:00 e 4 Luglio ore 18:30
Supercinema – Tuscania, Viterbo
Ideazione e Regia: Alessandro Pintus
Danza: Marta Allegra, Elena Angeloni, Alessandra Cardellini, Giacomo Di Biasio, Iulia Dobrovie, Alessandro Feroleto, Francesco Ferraro, Alessandra Piga
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