La radicalizzazione dei discorsi di odio e intolleranza

Osservatorio dei diritti Mappa dell'intolleranza
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Nelle comunità on line l’intolleranza e la discriminazione continuano a scorrere come un fiume in piena al secondo anno di pandemia da Covid-19. La Mappa dell’Intolleranza dell’Osservatorio Diritti, utilizzando parole chiave, ha preso in considerazione – da gennaio a ottobre 2021 – tweet che attaccano determinate categorie di persone sui social. Il 2021 se da una parte ha visto meno tweet presi in considerazione (629.151) rispetto al 2020 (797.326), dall’altra si è registrata una radicalizzazione dell’odio e dell’intolleranza in quanto i tweet negativi sono passati da 550.277 a 583.067 (il 93% circa). I gruppi considerati sono sei: donne, persone omosessuali, migranti, persone con disabilità, ebrei e musulmani. In 5 su 6 la percentuale di tweet negativi supera quella dei positivi. Persone con disabilità 76,1% negativi; persone omosessuali: 74,2% negativi; ebrei: 72,6% negativi; donne: 70,7% negativi; islamici: 65,2% negativi. Erano 3 nel 2020. Si tratta di una «radicalizzazione dei discorsi d’odio. Fenomeno, questo, già registrato nella rilevazione dello scorso anno, ma quest’anno decisamente esploso».

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