
La pandemia, la speculazione e la guerra in Ucraina stanno mettendo a dura prova le economie mondiali e soprattutto quelle dei più poveri. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha aggiornato in negativo le previsioni di crescita, ed è la quarta volta che accade da circa un anno a questa parte, dell'economia globale. La crescita del 2022 si dovrebbe attestare a meno della metà di quella del 2021 (6,1%) e cioè al 3,2%. L'aspetto più preoccupante è l'aumento dei prezzi, soprattutto dell'energia e degli alimenti, che spinge sempre più persone verso la povertà. Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite registra 71 milioni di poveri in più nei primi tre mesi di guerra. In più l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) stimano che potrebbero essere fino a 181 milioni le persone ad essere in condizioni critiche per fame. Nel frattempo nulla di sostanziale viene fatto per fermare la guerra né tantomeno fermare la speculazione e far pagare i costi di queste situazioni a coloro, privati e aziende, continuano ad arricchirsi accrescendo disuguaglianze.
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