
Travolse l'arte del suo tempo senza dubbi e senza remore. Voleva dipingere il mondo che guardava nel modo in cui lo percepiva e lo fece sempre, senza curarsi di chi lo amava o ne capiva la forza o di chi lo criticava sbeffeggiandolo. Sguardi sul mondo che si moltiplicavano in dipinti stupefacenti, composizioni strutturate, destrutturate, formali, informali. Dal periodo blu, dopo la perdita dell'amico Carlos Casagemas, primo vero passo verso uno stile del tutto originale e personale, al periodo rosa in cui cambia forme e temi e che finalmente gli apre le porte dei collezionisti per arrivare infine al cubismo e a capolavori come Guernica.
Un percorso e un personaggio che ha più volte affascinato cinema e televisione: “Le avventure di Picasso” diretto nel '78 dallo svedese Tage Danielsson, “Surviving Picasso” di James Ivory, nel '96 e il film tv in 4 episodi “El Joven Picasso” per la regia di Juan Antonio Bardem (1993). Per non parlare delle mostre d'arte: tra fine 2017 e inizio 2018 se ne contano 3 solo in Italia.

E così sulla scia del del successo di “Genius: Einstein”, film tv in 10 episodi prodotto e diretto da Ron Howard nel 2017, il canale televisivo del National Geographic propone la seconda stagione della serie sempre prodotta dalla Imagine TV di Ron Howard in tandem con Fox 21 TV Studios; questa volta però la regia è affidata a Kenneth Biller con Antonio Banderas nei panni del pittore adulto e Alex Rich nel ruolo del giovane Picasso.
“Raccontare Picasso al di là delle sue opere” dice il regista in un'intervista, parlando della serie; impresa non facile rappresentare una vita tanto energica e irrequieta, alla ricerca di una soddisfazione creativa in continuo rinnovamento; fin da piccolo infatti il figlio di un insegnante di disegno si vede artista, intuisce il valore del proprio talento in un frenetico alternarsi di arroganza e genio.
Il racconto serializzato, non è lineare: l'alternanza tra eventi del passato e quelli del presente però è molto equilibrata, con il suo avvicendarsi di momenti felici e tragici di una vita tanto lunga – morirà a 92 anni – da attraversare due secoli, due guerre mondiali, un allunaggio e centinaia di altri cambiamenti “epocali”. Banderas “dipinge” il suo Picasso anziano attraverso il linguaggio della pittura piuttosto che della parola; attraverso le pennellate, i colori stesi sulle sue tele, gli sguardi sulle donne che nella sua vita sono state tante e che tutte lo hanno ispirato; riesce a sottrarsi alla banalizzazione insomma, come potrebbe accadere considerando l'enorme quantità di informazioni, vere o false, sull'artista; nessun rischio così di farlo retrocedere ad una macchietta esagitata seppur audace e straordinariamente creativa.
V.Ch.
Genius: Picasso
genere: biografia
USA, 2018
produzione: EUE / Sokolow, Fox 21 Television Studios, Imagine Television
location: Budapest, Ungheria
regia: Kenneth Biller
sceneggiatura: Kenneth Biller
scenografia: Zsuzsa Mihalek
fotografia: Mathias Herndl
casting: Rose Wicksteed
musiche: Lorne Balfe
costumi: Soono Mishra
cast
Antonio Banderas – Picasso adulto
Alex Rich – Picasso giovane
Clemence Poesy – Francoise Gilot
Samanta Colley – Dora Mara
Poppy Delevinge – Marie-Therese Walter
Robert Sheehan – Carles Casagemas
T.R.Knight – Max Jacob
Seth Gabel – Gullaume Apollinaire
Johnny Flynn – Alain Cuny
Jordi Mollà – Salvadro Ruiz
Valentina Bellè – Jacqueline Roque
Andrea Scarduzio – Endre Rozsda
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