
Già con Diluire, la seconda traccia di Orfeo L’Ha Fatto Apposta, ho capito che avrei potuto trovarmi di fronte ad un bel disco rock, post-rock, moderno, una miscela tra l’incedere degli Offlaga Disco Pax e alcune passaggi degli The Zen Circus.
Benvenuti all’irreparabile esposizione della solitudine
…
Grazie a te per non aver saputo leggere nemmeno una riga di quello che ti ho mostrato
E a te che mi hai insegnato a tenere sempre una tasca vuota per il dispiacere
e l’altra per il rimorso
E tu che mi hai insegnato quanto è facile cadere dal piedistallo del rispetto,
ti prego trovami un motivo per tentare ancora
Pietro Berselli è bresciano d’origine ma oramai in pianta stabile a Padova. La sua prima opera arriva nell’aprile 2015, un EP Debole (Senza regole), ad un anno di distanza dall’avvio del suo progetto solista. Tra il 2015 e il 2016, insieme alla sua band, ha presentato le sue canzoni in un tour fino ad essere scelti dai Garbage per aprire il loro show a Padova e dai Sophia per il recente tour dello scorso novembre. La formazione vede oltre a Pietro, Francesco Aneloni alla tastiera, Edoardo Della Bitta alla chitarra, Roberto Obici alla batteria e Marco Sorgato al basso.
Da sinistra: Pietro Berselli, Francesco Aneloni,
Marco Sorgato, Edoardo Della Bitta e Roberto Obici
Pietro Berselli, al suo esordio Orfeo L’Ha Fatto Apposta (Dischi Sotterranei), mette in scena anche una voce calda avvolgente e ben sistemata sulle note di tutto il disco, anche quando siamo nelle cadenze ritmiche da caverne, le chitarre spettrali e movimenti di e sintetizzatore industrial di 6 in diretta. Ha ragione lui quando scrive che «il suono delle parole, infatti, è basilare quanto il loro significato e deve essere concepito allo stesso modo di ogni altra parte della canzone». Stesso discorso per Quanti anni hai con una narrazione profonda cantata con dolcezza su uno spartito coinvolgente fin dal lento inizio con pochi tocchi di chitarra che lasciano presagire il cupo e dolce aprirsi del basso, un gioco che si allarga e si restringe con ampiezze maggiori fino all’esplosione delle chitarre, mia dolce seccatura.
E come si intuisce dalle poche parole riproposte, le liriche di tutto l’album danno il senso poetico al racconto dell’alter-ego di Orfeo. Forse grazie al fatto che Proust sembra un medicinale. I testi appaiono quando necessari, colpiscono per la profondità e la ricercatezza, senza perdere fluidità come nel delicato spartito della ballata Cordiali Saluti.
Non vi curate di noi e ascoltate.
Ciro Ardiglione
Pietro Berselli
Orfeo L’Ha Fatto Apposta
etichetta: Dischi Sotterranei
data di uscita: 13 gennaio 2017
brani: 11
durata: 36:00
cd: singolo
-----------------------------
-----------------------------
Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie