Pinocchio di Matteo Garrone

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Avevo grandi aspettative recandomi alla presentazione di vista la caratura degli interpreti e mi incuriosiva rendermi conto di come il regista di Gomorra fosse riuscito a cimentarsi con una fiaba di tale importanza per la storia culturale italiana.

ed io abbiamo la stessa età, anzi pochi giorni dividono i nostri compleanni, abbiamo quindi visto probabilmente alla stessa età quello che rimane, a mio avviso, il più bel Pinocchio di sempre: la versione per la televisione di con Nino Manfredi del 1972 della quale ricordo ancora benissimo la colonna sonora.  Uno dei rischi era forse quello di tentare di imitare quella versione filmica.

Matteo Garrone e Federico Ielapi in Pinocchio 2019

Il Pinocchio di Garrone con rimane fedele al testo originale di Collodi.
Un elemento che personalmente ho molto apprezzato è l'uso, oltre all'accento toscano, anche dell'accento napoletano che viene utilizzato dall'oste della prima locanda ma soprattutto dal Grillo parlante, interpretato da Davide Marotta, il personaggio che nella sua caratterizzazione mi è più piaciuto: il Grillo parlante di Garrone è poco coscienza parlante e molto presenza saccente e rompiscatole.

Molto bella la fotografia e le ambientazioni. Geppetto ha un'umile casa all'interno di una vecchia corte Toscana.
Il tema della povertà viene affrontato quasi con delicatezza, la povertà di Geppetto (Roberto Benigni) e della società che lo circonda è una povertà umile e dignitosa che mai scade nella miseria morale.
Tenero e pieno d'amore paterno il suo “m'è nato un figliolo!”, quando esce in cortile per gridarlo a tutti.

Federico Ielapi nel film Pinocchio di Matteo Garrone

Pinocchio è una storia d'amore tra un padre ed un figlio, racconto attualissimo a 150 anni dalla sua stesura, il burattino è il figlio che Geppetto decide di fare da solo senza chiedersi se sia giusto o sbagliato fare un figliolo per un padre single oltre che povero. Non si pone domande se sia meglio adottare un orfano o se un figliolo sia appannaggio solo di coppie composte da una mamma e un papà.
Geppetto è il precursore delle famiglie arcobaleno;
m'è nato un figliolo”, “che bello! congratulazioni!!” gli risponde il vicino, senza indagare e senza speculazioni. Nessuno si finge indignato per raccogliere voti.

Proprio la modernità di questa fiaba la farà amare anche ai bambini cresciuti con i video su youtube e non con i libri di favole.
Pinocchio è la moderna rappresentazione dell'Italia nel bene e nel male: il burattino si reca dinanzi al giudice dopo essere stato truffato, ma viene arrestato quando dice la verità e scarcerato quando confessa di avere tanto rubato.

Gigi Proietti è un mangiafuoco dal cuore tenero che si fatica a riconoscere dietro la grande e fitta barba nera, il trucco di Pinocchio e degli altri burattini è bellissimo tanto da farmi chiedere se siano truccati o fatti al computer (pare sia proprio trucco).

Rocco Papaleo e Marco Ceccherini sono il gatto e la volpe; sporchi, bugiardi, subdoli, falsi perfetti nell'incarnare le italiche “virtù”. Gli animali in questo film sono molto umanizzati nei volti dal tonno alla lumaca al grillo.
Federico Ielapi è un Pinocchio ribelle e affettuoso, parlano i suoi occhioni neri sotto la maschera di trucco che lo rende burattino, per quasi tutto il film, ma i suoi occhi recitano da soli.

Non racconto altro perché non voglio “spoilerare” il film per chi lo andrà a vedere a Natale, sicuramente una scelta da privilegiare rispetto a i polpettoni natalizi che siamo abituati a vedere in uscita durante le festività invernali.

Adele Cacace

Pinocchio
genere fantastico
Lingua originale italiano
Paese di produzione Italia, Francia
Anno 2019
Casa di produzione Archimede, Rai Cinema, Le Pacte, Recorded Picture Company
Distribuzione in italiano 01 Distribution

Regia Matteo Garrone
Soggetto Carlo Collodi (romanzo)
Sceneggiatura Matteo Garrone Massimo Ceccherini
Produttore Matteo Garrone, Jean Labadie, Anne-Laure Labadie, Jeremy Thomas, Paolo Del Brocco
Produttore esecutivo Alessio Lazzareschi, Peter Watson, Marie-Gabrielle Stewart
Fotografia Nicolaj Brüel
Montaggio Marco Spoletini
Musiche Dario Marianelli
Scenografia Dimitri Capuani
Costumi Massimo Cantini Parrini
Trucco Mark Coulier
Storyboard Giuseppe Liotti

Interpreti e personaggi
Federico Ielapi: Pinocchio
Roberto Benigni: Geppetto
Rocco Papaleo: Gatto
Massimo Ceccherini: Volpe
Marine Vacth: Fata Turchina (adulta)
Gigi Proietti: Mangiafuoco
Alida Baldari Calabria: Fata Turchina (bambina)
Alessio Di Domenicantonio: Lucignolo
Maria Pia Timo: Lumaca
Davide Marotta: Grillo Parlante
Paolo Graziosi: Mastro Ciliegia
Massimiliano Gallo: Corvo/direttore del circo
Gianfranco Gallo: Civetta
Marcello Fonte: Pappagallo
Teco Celio: Giudice Gorilla
Enzo Vetrano: Faina
Nino Scardina: Omino di burro
Maurizio Lombardi: Tonno

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