Plan 75 di Chie Hayakawa

Plan 75 di Chie Hayakawa - Chieko Baishō

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In un futuro prossimo venturo, il governo giapponese decide di assecondare l'intolleranza della popolazione contro il numero sempre più crescente di ultrasettantenni e inventa un piano di “dolce morte” per indurre la terza età ad accettare l'.

È il quadro, purtroppo neanche tanto distopico, ideato dall'esordiente Chie Hayakawa in Plan 75 (2022) per raccontare la deriva finale di una società dove gli individui che sono ritenuti non produttivi vengono gentilmente persuasi a farsi sopprimere. E soprattutto per raccontare la disperazione di chi, a più di 70 anni, si trova senza alloggio, o senza condizioni di esistenza decorose e quindi può essere attirato dalla prospettiva di farla finita.

 

Plan 75 di Chie Hayakawa

«Eliminare quelli che chiamano “gli improduttivi” è un concetto molto vicino al fascismo. Sebbene non abbiamo un dittatore, una tale atmosfera può sorgere spontaneamente tra le persone. Questo è ciò che mi spaventa», ha dichiarato la regista e ha adottato luci e cromatismi freddi, talvolta gelidi per raccontare la storia di un'anziana rimasta senza lavoro e destinata a perdere l'alloggio, che si intreccia con quella di una giovane infermiera impiegata nella clinica della morte, di un giovane impiegato incaricato di procacciare i “clienti” e di una ragazza che al telefono deve dolcemente guidarli a fare la “scelta giusta”.

Luci e colori freddi per una scrittura filmica “calda” che segue con delicatezza e sensibilità azioni e reazioni emotive della protagonista in un che finisce per essere un inno alla vita, senza retorica e con sincerità. Da notare che Plan 75 può essere visto come una modernizzazione della tradizione nipponica dell'ubasute, che è la pratica di trasportare un parente storpio o anziano in un luogo remoto e desolato per lasciarlo morire. L'ubasute ha segnato il folklore giapponese e ha ispirato molte leggende e il romanzo La ballata di Narayama (1956) di Shichiro Fukazawa, che a sua volta ha ispirato tre film: La Ballata di Narayama (1958) di Keisuke Kinoshita, Goryeojang (1963) del regista coreano Kim Ki-young, e La Ballata di Narayama (1983) di Shohei Imamura.

Roberto Chiesi

Plan 75
Lingua originale: giapponese
Paese di produzione: , Francia, Filippine
Anno: 2022
Durata: 113'
Genere: drammatico
Regia: Chie Hayakawa
Soggetto: Chie Hayakawa, Jason Gray
Sceneggiatura: Chie Hayakawa
Produttore: Eiko Mizuno-Gray, Jason Gray, Frédéric Corvez, Maéva Savinien
Casa di produzione: Loaded Films, Urban Factory, Happinet-Phantom Studios, Dongyu Club, WOWOW, Fusee
Distribuzione in italiano: Tucker Film
Fotografia: Hideho Urata
Montaggio: Anne Klotz
Musiche: Rémi Boubal
Scenografia: Setsuko Shiokawa
Costumi: Kanako Okamoto
Trucco: Michiyo Miyauchi

Interpreti e personaggi
Chieko Baishō: Mishi Kakutani
Hayato Isomura: Himoru Okabe
Stefanie Arianne: Maria
Yūmi Kawai: Yoko Narimiya

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