
Un'inchiesta giornalistica del Guardian e del New York Times ha scoperto che cinquantuno milioni di profili Facebook di elettori americani sono stati utilizzati a loro insaputa, per influenzare il voto, dalla società Cambridge Analytica mentre dirigeva la campagna di Trump per le presidenziali.
La classe politica continua a fare poco o nulla per arginare lo strapotere delle multinazionali del web (e non solo). Appare ridicola così l'ennesima dichiarazione di circostanza come quella della commissaria alla Giustizia Vera Jourova secondo la quale si tratterebbe di un fatto “inaccettabile e orripilante“. Solo parole.
In casi come questi le aziende vanno chiuse e i responsabili vanno portati in un tribunale. Ma sono state fatte diventare troppo grandi per farle fallire.
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