Qualificazioni Mondiali 2019: Italbasket due su due

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Inizia l'era di alla guida della Nazionale maggiore di pallacanestro, è il quindicesimo commissario tecnico di e guida una squadra nuova di zecca che è costretta a rinunciare ai nazionali impegnati in NBA ed Eurolega. L'insanabile conflittualità tra Fiba ed Eurolega a questo obbliga.

Inutile girare attorno agli innumerevoli problemi che affliggono la disciplina e bisogna anche stare molto ben attenti a rilasciare entusiasmo per due gare vinte dalla nazionale, seppur sapientemente guidata da Romeo Sacchetti. La scelta di chi rappresenta l'Italbasket rimane monca perché depurata dagli atleti che non vi possono partecipare a causa degli impegni previsti dalle loro squadre di club. Tanto per restare in Italia, oltre ai nostri NBA Gallinari e Belinelli, Sacchetti non può contare su Melli, Datome, Hackett mentre gli vengono concessi Abass e Fontecchio da una Olimpia Milano che in Eurolega li impiega con il contagocce. Oltre questa tipologia di problemi, appena reduci da un fallimento federale epocale nel calcio, assistiamo alle dichiarazioni roboanti del presidente Petrucci che, per la verità come già fatto nel passato, annuncia entusiasmi per qualificazioni olimpiche oppure per partecipazioni ai mondiali. La realtà è che Italbasket manca dalle Olimpiadi dal 2004 e dai mondiali dal 2006. Questa è la situazione con la quale il movimento deve confrontarsi, magari con qualche dichiarazione o proclama in meno, e qualche buona disposizione in più, senza che si avverta la necessità di lanciare accuse di abbandono su quegli atleti che dovrebbero tradire i propri datori di lavoro e le loro remunerazioni per vestire la maglia della nazionale. Insomma, al solito, si vuole togliere le castagne dal fuoco con le mani altrui tentando di addossarne le responsabilità verso chi invece dovrebbe incassare solo gratitudine (a proposito buon compleanno Gigi Datome).

A questa situazione si aggiungono anche i pericoli di presunto sfruttamento di minori extracomunitari a causa di concessioni di permessi in modo esagerato e non disciplinato.

La situazione della Pallacanestro è nota, minima presenza televisiva, minima presenza di Italiani in campo, risultati sportivi internazionali che appartengono ai ricordi lontani; interesse mai così basso. Fallimenti non casuali questi se appartengono anche a Pallavolo, Rugby, Pallanuoto, Atletica oltre al Calcio.
Piuttosto che distribuire a pioggia poteri e ruoli per guadagnare consensi personali, bisognerebbe che gli incarichi fossero affidati alle capacità ed ai risultati, anche mutuando disposizioni rivelatisi positive in altre nazioni, e rispolverando le valenze che ci hanno fatto maestri nel passato: l'insegnamento dei nostri tecnici (non più mortificati da ruoli e retribuzioni insignificanti) e la divulgazione attraverso l'insegnamento scolastico delle attività sportive.

Nel nuovo assetto federale di Italbasket trova sicuramente giovamento il nuovo incarico assegnato a Boscia Tanjević. Sarà il direttore generale tecnico delle squadre nazionali. Interessanti le sue prime dichiarazioni di volersi occupare subito delle squadre da under 14 a under 20; di valutare in A2 una congrua presenza di italiani in grado di giocare con tranquillità anche in A1 in molti casi ed aventi spiccate qualità tecniche superiori a tanti stranieri che hanno presenze in alcuni roster.

Tornando al basket giocato Sacchetti mette in campo una nazionale che gode delle indicazioni migliori del campionato maggiore e delle esperienze di chi si è già distinto negli impegni precedenti. Per la prima gara con la Romania, compagine atletica affidata all'esperienza di coach Markovsky, battuta in relativa tranquillità tra le mura amiche di Torino, si è dovuta rilevare una pericolosa caduta di concentrazione nell'ultimo quarto di gioco. Per il resto Italbasket mette in luce una gestione del gioco affidata ad un Filloy ancora in stato di grazia per il canestro realizzato in campionato contro Milano, e a un Luca Vitali che si rivela prezioso in nazionale come nel suo Brescia capolista.
Il secondo impegno di queste qualificazioni mondiali sembra più preoccupante per la caratura della squadra, la Croazia da affrontare nella Drazen Petrovic basketball Center di Zagabria. Probabilmente si deve proprio all'impatto psicologico il pericoloso 16 a 4 iniziale favorevole alla Croazia. Tra gli azzurri è Gentile, alle prese con una nuova sfida che lo riqualifichi in attenzioni che gli competono, a riportare la gara su binari a noi più favorevoli. Anche in questa gara si sono messe in luce adeguate risposte dagli azzurri. Sacchetti non ha avuto remore nel convocare suo figlio Brian, all'esordio in nazionale, al quale ha fatto ricorso per ottenere un innalzamento dell'applicazione della concentrazione e così è stato. Si sono ottenute buone indicazioni da un Amedeo Della Valle, bocciato per entrambe le ultime due competizioni internazionali di Italbasket, come pure da Biligha, Burns, Abass.
I 25 punti della guardia di Reggio Emilia non sono il solo contributo apportato alla causa, deve aver anche impressionato coach Sacchetti il grande spirito difensivo messo costantemente in mostra; tornerà utile alla squadra ed alla considerazione in crescita dell'atleta.
Italbasket tornerà in campo a Febbraio con altre due gare la prima delle quali con i Paesi bassi in Italia, luogo ancora da indicare. Nel girone passano le prime tre e da questo punto di vista pare ormai definito il risultato. Molto meno scontato è vedere il movimento della pallacanestro avviato verso la risoluzione dei suoi problemi.
Emidio Maria Di Loreto

Tabellini
Croazia-Italia 64-80 (23-15, 9-20, 15-25, 17-20)
Croazia: Mavra* 2 (0/2, 0/3), Kruslin* 12 (171, 3/5), Katic 8 (2/4, 1/4), Sobin 4 (2/2), Mustapic (0/1), Planinic* 20 (5/10), Bilan (0/2, 0/1), Bosnjak (0/1 da tre), Barac 4 (0/1, 1/2), Ramljak* 2 (1/1), Bozic 2 (1/3), Sakic* 10 (3/7, 0/4). All: Skelin
Italia: Della Valle 25 (3/6, 5/8), Fontecchio ne, Aradori* 5 (1/1, 1/3), A. Gentile* 12 (5/10, 0/3), Biligha 4 (2/2), L. Vitali* 3 (0/3, 1/5), Filloy 6 (0/2, 2/3), Crosariol* (0/1), Abass 13 (2/2, 3/4), Burns* 8 (4/6), Polonara 2 (1/2), B. Sacchetti 2 (1/1, 0/2). All: R. Sacchetti

Tiri da due Cro 15/34, Ita 19/36; Tiri da tre Cro 5/20, Ita 12/28; Tiri liberi Cro 19/25, Ita 6/8. Rimbalzi Cro 37 (Planinic 10), Ita 32 (Gentile, Abass 5). Assist Cro 12 (Mavra 4, Ita 16 (Filloy 4).

Italia-Romania 75-70 (26-15, 16-13, 17-15, 16-27)
Italia: Della Valle 16 (3/5, 2/7), Fontecchio 3 (1/2 da tre), Aradori* 16 (3/8, 2/6), Gentile* 12 (5/9, 0/2), Biligha 4 (1/1), Vitali* 7 (2/5, 1/4), Filloy 6 (0/2, 2/3), Crosariol* 4 (2/3), Abass 5 (1/3, 1/2), Burns (0/2, 0/1), Polonara* 2 (1/2), Iannuzzi ne. All. Sacchetti
Romania: Watson* 14 (5/8, 1/5), Mandache* 3 (1/4, 0/3), Orbeanu 8 (1/1, 2/3), Uta, Paliciuc 7 (2/4, 1/4), Moldoveanu* 10 (2/4, 2/3), Nicolescu, Virna ne, Cate* 16 (6/7), Torok 4 (1/5, 0/1), Kuti* 6 (3/7, 0/2), Darwiche 2 (0/3, 0/1). All. Markovski

Note. Tiri da due Ita 18/40, Rom 21/43; Tiri da tre Ita 9/27, Rom 6/22; Tiri liberi Ita 12/12, Rom 10/16. Rimbalzi Ita 40, Rom 38. Assist Ita 12, Rom 16.
Fallo antisportivo a Darwiche (6:07)

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