
L' uscita di Rough e Rowdy Ways, primo disco di Dylan con canzoni originali da otto anni a questa parte, coincide con uno dei periodi più bui della storia degli USA.
Bob Dylan come cantante di protesta è in particolare sintonia con l'ingiustizia razziale legata al caso Floyd e la discriminazione legata al Coronavirus, la pandemia che colpisce le fasce più deboli della popolazione, il Covid-19 è diventato “malattia sociale”.
Dal 1963 quando in “Only a Pawn in Their Game” descriveva l'omicidio di Medgar Evers, attivista dei diritti civili afroamericano, ucciso da Byron De La Beckwith, un membro del Ku Klux Klan, non è cambiato poi molto.
Alla mezzanotte del 27 marzo 2020, Dylan in pieno lockdown, almeno per noi, rilasciava la sua prima canzone, “Murder Most Foul” per il nuovo album che sarebbe poi uscito in giugno. È probabilmente la canzone di Dylan più lunga in assoluto con i suoi quasi 17 minuti, una canzone completamente fuori mercato che solo lui si poteva permettere, una canzone che in 17 minuti di solo piano, violino e sottofondo di batteria, racconta con la sua solita voce baritonale ma corrosiva e sprezzante verso questa America dell'omicidio di J. F. Kennedy ma non solo, racconta attraverso riferimenti musicali letterali e cinematografici di come gli States sono diventati quello che sono oggi.
Nella parte iniziale di “Murder Most Foul” (L'assassinio più vile) si riprende la teoria del complotto tanto cara anche ad Oliver Stone:
Il presidente Kennedy era al massimo della popolarità
Un buon giorno per vivere e un buon giorno per morire
Mentre andava al massacro come un agnello sacrificale
“Dico, aspettate un attimo, ragazzi, lo sapete chi sono?”
“Certo che lo sappiamo, sappiamo chi sei”
Poi gli fecero saltare la testa mentre era ancora in macchina
Abbattuto come un cane in pieno giorno
Era una questione di tempismo e il tempismo fu giusto
“Hai debiti non pagati, siamo venuti a riscuotere
Ti uccideremo con odio, senza alcun rispetto
Ti derideremo e ti faremo sobbalzare e ti rideremo in faccia
Abbiamo già qualcuno che prenderà il tuo posto”
Il giorno in cui hanno fatto saltare la testa al re
In migliaia stavano guardando, nessuno vide niente
Successe così in fretta, così in fretta, di sorpresa
Proprio lì, davanti agli occhi di tutti.
Il 39° disco di Dylan viene anticipato il 16 Aprile con un secondo brano “I Contain Multitudes“, un titolo fa riferimento al poema di Walt Whitman “Section 51 of Walt Whitman's Song of Myself”.
“Do I contradict myself? Very well then . . . . I contradict myself; I am large . . . . I contain multitudes.”
Il pezzo decisamente più conciso rispetto al primo ma anche questo zeppo di riferimenti culturali nel testo vengono citati Anna Frank, Edgar Allan Poe, William Blake, ma anche i Rolling Stones.
Tutte queste attinenze di personaggi luoghi oggetti esistenti nella canzone non sono altro che tutte le complessità e le contraddizioni che lo contraddistinguono.
L'8 maggio l'annuncio del nuovo disco a giugno e contemporaneamente la nuova canzone “False Prophet“,
Ancora una canzone di rabbia e amarezza ma che contiene anche un messaggio d'amore e di speranza.
“I opened my heart to the world and the world came in”
Il 19 giugno in contemporanea con un altro grande vecchio della musica Americana, Neil Young, esce il nuovo album in studio che oltre le tre canzoni in anteprima contiene altre 7 tracce.
Dal 2012 anno di “Tempest” il nostro, oltre ad aver vinto il Nobel, musicalmente aveva prodotto solo tre dischi di cover di grandi cantautori americani, come Frank Sinatra e Hoagy Carmichael.
Rough and Rowdy Ways è un ritorno al blues e al folk, un riguardarsi dentro e un guardarsi attorno e rimanere delusi da quello che si vede.
Questa è un'opera americana pessimista.
Ritorna il poeta ribelle, forse al crepuscolo, che dopo la sbandata per Sinatra, torna con i suoi testi criptici, dopo sessanta anni, a scrutare il mondo che sarà. Un disco straordinario che arriva in tempi straordinari, un disco di rabbia e morte. In “Black Rider” ce ne parla ma l'aggredisce e nonostante tutto combatte ancora, anche se può sembrare un testamento Dylan corre tuttora ed è ancora molto più avanti di noi.
Cesare de Stefano
genere: folk
Bob Dylan
Rough and Rowdy Ways
etichetta: Columbia Records
data di uscita: 19 giugno 2020
brani: 10
durata: 01:10:33
album: doppio
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