Coves, Soft Friday. Un esordio sfarzoso di garage rock innervato di psichedelia pop

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Quando attacca il disco indubbiamente si resta colpiti dal quel mix ben congeniato di sonorità che nella iniziale vede la magnificenza delle chitarre condurci in ambientazioni di frontiera americana e farci incontrare la ricchezza della voce di .

 

Gli inglesi li potrete vedere all'opera il 16 e il 17 novembre a Roma e Milano in occasione dei concerti italiani di St. Vincent dove il duo composto e Beck Wood porterà con sé una batteria.
Se è vero che non tutti gli episodi hanno la capacità di trasportarti in un groviglio quasi melodico di pop anni '60, e psichedelia nel complesso il disco è di grande spessore e di questo se ne sono accorti in tanti oltre Manica a cominciare dalla prestigiosa rivista NME.
L'incontro tra John, originario di Manchester, e Beck avveniva nel 2011 a Leamington, dove nel frattempo si era trasferito, nel locale ufficio di ticketing musicale dove lavoravano e vedendo in lei una nuova .

 

I Coves emergono dall'anonimato, e meno male, a novembre dello scorso anno con il singolo digitale quando finisce nella classifiche di  BBC ed XFM e poi con la cover di Wicked Game di che veniva utilizzata come colonna sonora dello spot “The White Queen” una serie in onda sui canali BBC.  A marzo di quest'anno è uscito invece il disco in cui scorre come arteria principale quelle note di fine anni Sessanta che si coloravano di psycho incrociando a vario titolo le note di diversi gruppi
Quella che resta sempre tra elevate vette interpretative è la voce della Wood che con naturalezza si muova tra melodie terrene e altre provenienti da altre galassie. Cast A Shadow parte con un ritmo travolgente, pochi secondi di rock per poi rallentare con qualche pennellata di chitarra sorretta dal battito delle percussioni e la voce della cantante che si fa suadente incantatrice per poi riprendere a correre con il ritornello.
Una piacevole cavalcata di chitarre e elettronica di un cantato soffice amplificata dalla coralità è Let The Sun Go che tiene nonostante i cinque minuti di durata.
Da seguire con cura per quel suo passo da blues rock ansimante, sporcato di elettronica che  potrebbe fare da colonna di  un noir girate tra le periferie di città abbandonate dal lavoro. Notevole la traccia che chiude il lavoro Wake Up:  la percussione a tenere il ritmo con intriganti riff di chitarra e una sexy voce che chiede “Ho bisogno che tu svegli” prima di una breve raffica di batteria che riavvia il circolo. E noi siamo svegli.
Non vi curate di noi e ascoltate!
Ciro Ardiglione

genere: garage rock
Coves
Soft Friday
etichetta: Nettwerk Music Group
data di pubblicazione: 31 marzo 2014
durata: 40:15
brani: 10
cd: singolo

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