Middlesex di Jeffrey Eugenides

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Un romanzo nel romanzo confezionato magistralmente da Eugenides, scrittore americano del Midwest di origini greche che si dimostra un conoscitore della storia e del contesto socioculturale sia della Grecia degli anni ’20 sia che dell’America del proibizionismo.

Jeffrey Eugenides MiddlesexIn Middlesex gli eventi percorrono binari temporali in avanti e indietro intorno al fulcro costituito dalla nascita nel 1960 della protagonista: Calliope, che nell’adolescenza sceglierà di diventare Cal, attuando una transazione di genere da femmina a maschio, quando scoprirà di possedere nascosti nel proprio corpo i testicoli che la rendono di fatto un ermafrodito.

Siamo negli Anni ’20 in Grecia durante la guerra con la Turchia, in un paesino isolato vivono due giovani orfani; fratello e sorella legati da un profondissimo legame reso ancora più saldo ed esclusivo dal fatto che entrambi non hanno nel paesino la possibilità di poter stringere rapporti sentimentali con altri giovani.

La guerra, la povertà, il terribile incendio di Smirne che li vedrà sopravvivere miracolosamente fa si che i due ragazzi fuggano alla volta degli Stati Uniti dove hanno una parente, nonostante i sensi di colpa e i timori che attanagliano lei il rapporto incestuoso tra i due diviene possibile proprio perché sono proiettati verso un nuovo mondo dove i rispettivi passati possono essere ricostruiti ed inventati dai due, dal matrimonio incestuoso nasceranno due figli e da questi 6 nipoti tra i quali Calliope/Cal.

Jeffrey Eugenides disegna un realistico affresco nella Detroit del razzismo e del proibizionismo degli Anni ’30 dove la coppia fratello e sorella ormai diventati marito e moglie vivono un processo di assimilazione sociale e culturale, una Detroit dove impera il modello capitalistico di organizzazione del lavoro al servizio della produzione dell’industria automobilistica.

Il modello capitalistico del signor Ford desidera integrare gli immigrati proprio perché questi possano essere al servizio della catena produttiva in maniera efficiente: i corsi di inglese dopo il lavoro, la gestione del tempo libero degli operai , ma anche le visite a casa dei funzionari della fabbrica per controllare il livello di pulizia, la tipologia di cibi preparati fino anche ai rapporti degli operai con altri membri della comunità e la destinazione d’uso dei loro stipendi “preferiamo che gli operai della Ford accendano un mutuo per acquistare una casa” facilità la transizione da immigrati europei a americani.

Seconda generazione di nati in USA , Calliope/Cal nasce in una Detroit del 1960 da un padre che interpretando il sogno americano sta fondando una catena di fast food, le auto si succedono cambiate ogni anno in famiglia , il consumismo americano impera e detta le sue regole.

Calliope viene iscritta in una scuola privata per ragazze al fine di evitare una scuola dove sarebbero ammessi anche ragazzi di colore, la famiglia di immigrati integrati non accetta la società interrazziale, ma qualcosa nel sogno americano della famiglia Stephanides si inceppa: Calliope non sembra sviluppare caratteri che ci si aspetterebbe in una ragazza, il seno non cresce, i lineamenti appaiono androgini, mentre le sue ossa si allungano fino a farla diventare la più alta di tutte le sue compagne, inoltre l’interesse prima confuso nei confronti della sua amica vira verso l’attrazione fisica.

L’antica composizione del DNA di Calliope/Cal porta impressa la memoria di una paesino al confine con la Turchia così piccolo ed isolato che ci si sposava frequentemente tra cugini di primo grado, un lungo tragitto storico fino al matrimonio incestuoso tra i suoi nonni che ha consentito l’incontro tra due geni recessivi che hanno dato origine ad una persona nata con genitali ambigui, ma considerati solo un po’ particolari dal medico distratto che ha seguito quella che è stata cresciuta come femmina durante l’infanzia e adolescenza.

Calliope/Cal scoprirà che nel suo ventre dormono nascosti due testicoli e che nel suo DNA una y ne fa da un punto di vista ormonale più un maschio nonostante l’educazione l’abbia incasellata nel genere femminile. Deciderà di non sottostare alla decisione dei genitori e medici che vorrebbero con la chirurgia “correggere” quello che vedono come un errore della natura scegliendo che sia completamente una femmina, ma sarà artefice del proprio destino lasciando che i propri desideri e sentimenti siano gli unici a poter decidere quale sarà la vita che vivrà.

Eugenides nello snocciolare gli eventi storici della famiglia e del caso di Cal sottolinea in diversi passaggi quella che è l’autarchia del corpo che non si pone il quesito di attribuirsi il genere maschile e femminile, ma nel caso dell’ermafroditismo chiede il riconoscimento della propria esistenza come terzo genere originale e che rifugge in tutte le declinazioni che l’ermafroditismo può avere qualsiasi etichetta che la società cerca di attribuire.

L’amore che nasce dalla rivoluzione sessuale americana di Eugenides prescinde ogni convenzione sociale, il suo stile è piacevole, venato di poesia e nel trattare il tema della transizione di genere ci sono frequenti richiami alla mitologia greca nella quale si riconoscono le origini dello scrittore.

Middlesex” è un romanzo coinvolgente da affrontare senza pregiudizi e con la mente aperta.

Sono nato due volte, la prima, bambina, nel 1960 a Detroit. La seconda, maschio adolescente, nell’agosto del 1974 nel pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan”.

Adelaide Cacace

Jeffrey Eugenides
Middlesex
Mondadori, 2017
pagg. 602
€ 15,00

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