We Will Rock You non è il musical sui Queen

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We Will Rock You non è il musical sui Queen. Lo spettacolo che ha appena terminato un lungo ciclo di repliche al Ciak di Milano e che si appresta ad arrivare al Brancaccio di Roma (27 febbraio-3 marzo) alla fine è uno spudorato inno al rock’n’roll. Alla liberazione che questo sound sa ancora regalarci in aperto contrasto all’omologazione che ci viene imposta da multinazionali della musica scaricabile, da radio e Tv.

Spesso, durante lo spettacolo, mi sono sentito pensare: ‘cazzo, ma è proprio quello che dico io tutti i giorni‘. Questo show meraviglioso va fatto vedere a quei bambini che forse rischiano di non poter più ammirare nella loro vita mostri sacri di cui invece noi abbiamo avuto la buona sorte di essere contemporanei, a quei ragazzi che non sanno della loro esistenza e a noi stessi, che spesso abbiamo bisogno di consolidare le nostre vacillanti certezze.

We will rock you. Radio Ga Ga

Un cast di attori, ballerini e musicisti (tutto è rigorosamente suonato dal vivo) di primo piano, adrenalinici e frizzanti, unito al sound dei Queen ma non solo, anche a qualche classico rock, danno vita ad una storia ambientata nel futuro, un futuro apocalittico e senza riferimenti alcuni che non siano quelli imposti dal business. Tutto lo show è un viaggio verso la riscoperta della musica dal vivo, ma soprattutto della passione autentica. Questo spettacolo è un triste monito su quello che ci può attendere, ma anche un invito alla vita e all’energia, alla bellezza e alla rabbia contro imposizioni fasulle e commerciali. Andate a vederlo e, se potete, portatelo nelle vostre città.

Marco Quaroni

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