
Che la lotta al riscaldamento globale, passaggio esiziale per una vera transizione ecologica, sia spesso fatta con strumenti inadeguati lo diciamo da tempo. Come da tempo diciamo è necessario un radicale cambiamento del nostro modello di produzione e consumo se vogliamo allontanarci dal punto del non ritorno di una catastrofe planetaria. Ebbene il Rapporto annuale del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) che stabilisce la differenza tra la produzione pianificata di combustibili fossili dagli Stati rispetto a quella necessaria per gli obbiettivi fissati a Parigi in termini di temperatura, ci dice che le maggiori economie vanno da tutt'altra parte. Infatti Il rapporto dopo aver osservato i 15 principali produttori di combustibili fossili dice che le previsioni di produzione sono di circa il 110% in più di combustibili fossili nel 2030 rispetto a quanto sarebbe necessario per fermare a 1,5°C il riscaldamento globale e addirittura un +45% rispetto anche ad un innalzamento a +2°C.
Sarà questo il motivo della corsa alla colonizzazione della Luna e di Marte?
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