Roberta Bobbi, Trappola morale

Roberta Bobbi Trappola morale

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Il nuovo di Roberta Bobbi, Trappola morale, ci fa seguire tre storie di donne che hanno quasi smarrito il senso della propria esistenza; tre storie di donne che si muovono in una città in cui sembra facile sparire alla vista degli altri; tre storie di donne che si incrociano per uno strano destino.

Non è semplice decidere in quale genere letterario far rientrare Trappola Morale, il romanzo di Roberta Bobbi. La difficoltà deriva dalla commistione fra diversi registri narrativi che portano il lettore ad un continuo cambio di piano nel seguire la storia che si dipana nel testo. Tre storie di donne che si ritrovano poi al centro di un'inchiesta condotta da un commissario che sembra avere le loro stesse paure.

Citazione 1
Una volta mi ci affezionavo ai clienti, sputavo l'anima per cercare di aiutarli, mi profondevo a raffica, li pensavo di continuo anche nelle ore libere. Adesso li detesto. Non è servito a nulla saccheggiare le riserve di buon senso che ero riuscita a conservare, né consumare fiato per pretendere realismo o invocare coraggio.

Francesca, Elena e Monica si ritrovano al centro di un'indagine di polizia condotta dal commissario De Sanctis. Che cosa unisce le tre donne se non il loro lento e inarrestabile sentirsi escluse dai loro stessi sogni? Tre storie di fallimento e di un dolore sordo che deriva da un errore commesso, da un'occasione persa, da un senso di insuperabile inadeguatezza. Come è stato possibile cadere in una rinuncia così radicale e così deprimente? Un evento casuale rimette tutto in discussione e apre inattesi spiragli di speranza, con piccole e decisive svolte nelle loro esistenze.

Roberta Bobbi Trappola moraleCitazione 2
Con l'arma ben spianata davanti a sé, si spinse in avanti verso il fondo della corsia, nel buio appena screziato dal bagliore del cellulare di Paolo, intenzionata a puntarla contro Gianni, quello che era rimasto di guardia.

Un mondo liquido, si potrebbe dire, usando comode categorie che la riflessione sulla condizione post-moderna ha messo a nostra disposizione. L'epoca della connessione continua e il reticolo cittadino ci rendono ignoti gli uni agli altri e i personaggi di Roberta Bobbi ci parlano di solitudine, rarefazione dei rapporti e di un sottofondo di paura, fallimento e distanza che nessuno strumento è in grado di colmare. Ecco, dunque, un possibile suggerimento di lettura che ci viene incontro dalle vicende delle tre donne che, con il loro apparire e scomparire, sono il fulcro della narrazione sulla nostra epoca e le sue distorsioni.
Tre donne che, trovandosi al centro di un'inchiesta, saranno costrette a rileggere la propria vita e a dimostrare la propria innocenza. Un esercizio di difesa, potremmo dire, che le aiuta a rialzare lo sguardo verso il futuro.

Citazione 3
Che ora era? Il cielo si stava macchiando di rosa. Quanto tempo era rimasta incastrata dentro la Nissan? Abbassò lo sguardo sul quadrante del piccolo orologio di plastica che aveva al polso e rimase sconcertata. Erano le quattro! Come poteva essere successo?

Il proliferare di modelli vincenti, di corpi senza macchia, di immagini di benessere esibito e mostrato, senza più alcuna separazione fra lo spazio delle emozioni e la sfera pubblica della comunicazione, diventano il labirinto in cui queste donne si perdono. Sono, le tre protagoniste del romanzo, alla ricerca di un modo d'essere autonomo e libero e cadono, invece, nelle mille pieghe dei luoghi comuni e del bisogno d'essere come il mondo sembra richiedere. Tutto quello che avrebbero voluto, sembra perso per sempre. Poi il destino o il caso aprono porte rimaste chiuse per troppo tempo e si intravede qualche nuova ipotesi.

Citazione 4
Per sbrogliare la matassa che aveva nei pensieri aveva bisogno di aria asettica. Walter De Sanctis premette infastidito il tasto del centralino sbraitando: «Agente Saltarelli, mi mandi l'agente Moscardini! Subito!»

Tra le altre suggestioni, Roberta Bobbi sembra ricordarci che, in un'epoca in cui sembriamo tutti connessi e capaci di seguire le storie della vita attraverso strumenti sempre più sofisticati, in una grande città come Roma – presentata con la nettezza e il contrasto fra i suoi diversi spazi fisici (strade, piazze e palazzi) – è possibile che si finisca con l'essere invisibili gli uni agli altri e che i nostri rapporti umani siano tutti da ripensare.

Antonio Fresa

Roberta Bobbi
Trappola morale
La Torre dei venti; 2023
Pagine 160; € 13,00

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