
Buone nuove per i diritti omosessuali dalla Romania. Il referendum che avrebbe dovuto cambiare l'articolo della Costituzione che considera il matrimonio un'unione tra coniugi è fallito. Il quorum del 30% necessario affinché si sostituisse quell'unione tra coniugi in unione tra un uomo e una donna non è stato raggiunto. È andato a votare solo il 20,4% degli aventi diritti. Una vera è propria campagna omofoba è stata orchestrata per impedire i matrimoni gay da quasi tutti i partiti politici, fatta eccezione per l'Unione Salva Romania e per il presidente rumeno Klaus Iohannis. Il referendum era stato fortemente appoggiato dalla Chiesa ortodossa e dalla Coalizione per la Famiglia, organizzazione di gruppi religiosi e di esponenti conservatori.
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