
Con una gara “alla Rossi” Valentino trionfa in Giappone e conquista l'ottavo titolo mondiale, “quello che mi è costato più fatica”. Secondo Casey Stoner, terzo Dani Pedrosa. E per il 2009, tutti con la stessa gomma. Valentino Rossi sfata il mito di Motegi – pista che non gli ha mai portato molta fortuna – e conquista vittoria e titolo mondiale. L'ottavo di una carriera straordinaria, nel corso della quale il Dottore ha raggiunto traguardi impossibili, frantumato record storici e fatto sognare milioni di tifosi in tutto il mondo.
“Questo mondiale è quello che mi è costato più fatica in assoluto” ha commentato Rossi al termine della gara”. E c'è da credergli. Il 2007, anno che avrebbe dovuto riscattare l'amaro 2006 (mondiale perso all'ultima gara a favore di Nicky Hayden) si era chiuso con un Rossi letteralmente massacrato: da Stoner e dalla Ducati in pista; dai media, dal gossip, dal fisco e da tutti coloro che lo davano per “bollito”, fuori.
Può sembrare una banalità ma è nelle situazioni difficili che i campioni tirano fuori il carattere. Valentino ha messo la Yamaha alle strette, ha preteso – e ottenuto – le Bridgestone e il ritorno di Masau Furusawa all'interno del team. Insieme alla squadra si è rimboccato le maniche, ben consapevole del compito che lo aspettava: far incontrare e innamorare due perfette sconosciute: la Yamaha e la Bridgestone. E nel corso dell'inverno ha lavorato, lavorato, lavorato affinché questo matrimonio riuscisse. “Questa è stata una grande stagione, ma è stata soprattutto un successo della squadra, della Yamaha che ha fatto una grande moto e della Bridgestone. Tutto mi ha messo nelle condizioni ideali e io ho fatti il resto” [1]
Questo titolo mondiale rappresenta per Rossi una sorta di rinascita, che completa il percorso di maturazione, sia come uomo sia come pilota, iniziato l'anno scorso. E che ci restituisce un Dottore più agguerrito che mai, come riconosciuto dallo stesso Stoner che, sebbene non possa dirsi felice, ha ammesso “il gran campionato e la grande gara di Valentino”.
L'ex campione del mondo è apparso sereno, come se si fosse tolto un gran peso dalle spalle tanto che, per la prima volta dopo mesi, ha ammesso che lo scafoide sminuzzato gli ha creato dei problemi in gara, soprattutto nei cambi di direzione. La data dell'operazione, ha confermato Stoner non è ancora certa. Lui vorrebbe addirittura provare la moto 2009 nei test di novembre a Valencia, subito dopo la conclusione del campionato. Sempre che il dolore non sia tale da fargli cambiare idea e andare sotto i ferri prima.
Dal punto di vista strettamente agonistico, la gara è stata bella e combattuta. Stoner, partito in testa, ha poi ceduto il comando a Daniel Pedrosa il quale ha potuto coccolare il sogno di vincere sulla pista della Honda solo per due giri, prima di essere sorpassato prima da Stoner e poi da Rossi. Senza reagire, come d'abitudine.
L'australiano, nonostante la menomazione al polso, ha cercato di scappare, per tenere vivo il campionato, Ma a undici giri dalla fine ha dovuto cedere primato e numero uno a un irresistibile Rossi, che lo supera in staccata. Alle loro spalle, duello tutto spagnolo tra Pedrosa e il poleman Jorge Lorenzo, che ci regala un brivido all'ultimo giro tamponando l'odiato rivale nel tentativo, vano, di superarlo.
Quinto un pimpante Nicky Hayden, che non ha deluso i suoi fan dando l'anima anche oggi ma che si percepisce non veda l'ora di salire sulla Ducati ufficiale mentre sesto è arrivato Loris Capirossi, che ha subito cancellato l'orribile prestazione di Indianapolis. Chiudono la classifica dei primi dieci Colin Edwards, in odore di Superbike, Shinya Nakano, con la Honda ufficiale, Andrea Dovizioso, che ufficiale, lui sì, lo sarà dalla prossima stagione e John Hopkins, che sembra aver archiviato le liti con l'avvenente mogliettina.
Sebbene manchino ancora tre gare alla fine del campionato, il 2008 sembra già essere archiviato. Complice l'annuncio di Carmelo Ezpeleta il quale ha ufficialmente confermato che il campionato 2009 vedrà un unico fornitore di pneumatici: “Per motivi di sicurezza e di contenimento dei costi abbiamo deciso (noi la FIM, la Irta, la MSMA) di passare al monogomma. Adesso attendiamo le proposte dei costruttori entro il GP di Australia e entro il 18 ottobre si saprà il nome del fornitore”.
La gara è aperta a tutti anche se sembra improbabile che altri pretendenti possano affiancare le “solite” Bridgestone e Michelin. Chi vincerà dovrà fornire le gomme già per i test di Valencia.
Nel frattempo lasciamo Rossi ad aspettare la telefonata della Ferrari, alla quale ha chiesto, in caso di vittoria del Mondiale, la possibilità di riprovare la Rossa. E visto come si è conclusa la gara di Formula 1 a Singapore, non ci sembra affatto una cattiva idea.
L'appuntamento con il campionato del mondo di Motociclismo è per domenica prossima, 5 ottobre, in Australia.
Alessandra Rossi
[1] www.motonline.com
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